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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Noale / Via Giovanni Battista Rossi, 12

Pistole alla tempia e auto bruciate: la realtà di spaccio tra i minori di Noale

Le rivelazioni choc di una decina di giovanissimi dopo l'arresto di D.G.P., pusher 33enne: 300 cessioni di marijuana in pochi mesi, minacce con armi tra l'oratorio e la scuola Don Bosco

Non ha esitato a tirare fuori la pistola e a minacciare la decina di adolescenti che aveva davanti. Per ben due volte l'avrebbe ghermita per poi appoggiarla alla tempia del malcapitato di turno, in maniera da mostrare le conseguenze se non fosse stato pagato. Sono questi i particolari più agghiaccianti che stanno uscendo uno dopo l'altro dall'inchiesta che i carabinieri di Noale hanno in corso sul consumo di droghe leggere nella città dei Tempesta. Perché quegli adolescenti si rivolgevano a D.G.P., 33enne in carcere dal 2011, per le dosi di marijuana da fumare. E a lui faceva comodo accontentarli, avere una "piazza" tutta per sé. Si tratterebbe di circa 300 cessioni di droga tra l'estate del 2010 e l'aprile del 2011.

La voglia di fumare, però, nel gruppo di studenti, tutti tra i 16 e i 17 anni, aumentava ma i soldi iniziano a scarseggiare. Finché il 33enne, secondo il racconto dei testimoni, non perde la pazienza e decide di tirare fuori l'arma. La prima volta appoggia la canna sulla tempia di un 17enne e grida: "Da chi comincio?", la seconda la punta in faccia a un giovane e gli urla: "Ti scarico addosso tutti i colpi". Ora il pusher è in carcere, accusato delle compravendite di marijuana all'oratorio Don Bosco e nelle vicinanze della scuola primaria Vittorino Da Feltre. Luoghi, entrambi in via Giovan Battista Rossi, frequentati da moltissimi minorenni.

Oltre allo spaccio, ora quindi il 33enne dovrà rispondere anche di minacce. Le indagini dei militari sono partite dall'episodio di uno "strano" incendio ai danni dell'automobile di un 18enne, avvenuto nel 2011. Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe stato lo stesso D.G.P. a dare alle fiamme il veicolo, pensando forse che il giovane proprietario stesse tentando di rubargli quella "ricca" piazza di giovanissimi che avevano iniziato ad assumere droga decisamente molto presto. Rischiando di finire in balia di una situazione più grande di loro.
 

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