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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Era una scuola ora è un covo di spacciatori, sgombero dei vigili

L'operazione martedì mattina alla ex Monteverdi di Marghera. I pusher entravano da una finestra rotta e spacciavano attraverso una grata

Uno dei covi dello spaccio della città. Uno di quelli dove periodicamente i residenti hanno segnalato viavai sospetti. Ora è stato "ripulito" dal nucleo di Sicurezza urbana della polizia municipale, grazie all'aiuto di Kuma, l'ormai "famosa" unità cinofila del Corpo. Martedì mattina sono stati dieci gli agenti che hanno messo piede nell'ex scuola Monteverdi a Marghera, con l'aiuto anche di due pattuglie della sezione di Mestre e Marghera. 

L'operazione è stata preceduta nei giorni scorsi da alcuni interventi repressivi della polizia locale, che ha sorpreso in più occasioni alcuni pusher in flagranza di reato davanti all'istituto. Il loro ingresso avveniva durante il giorno da una finestra rotta al primo piano che si affacciava alla palestra dell'edificio; gli spacciatori provvedevano quindi a cedere lo stupefacente agli eroinomani della zona attraverso una delle grate di chiusura delle porte. Una specie di catena di montaggio.

Le operazioni sono iniziate verso le 7.30, con il supporto di una squadra di operai inviati dalla proprietà dell'area, per rimuovere una delle blindature delle porte di accesso, applicate in precedenza nel quadro del programma “Oculus”, e poi richiudere i varchi utilizzati dai pusher per accedere all'interno. Anche questa volta il fiuto di Kuma si è rivelato decisivo per trovare lo stupefacente, letteralmente "sepolto" sotto metri cubi di immondizie ed escrementi.

Durante l'ispezione sono state inoltre rinvenute e sequestrate circa 40 dosi di eroina, perfettamente sigillate e pronte per la cessione, 5 bilancini elettronici di precisione, 1 cesoia e 1 scalpello utilizzati per le effrazioni. All'interno dello stabile è stato rintracciato e identificato un cittadino ucraino di 20 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e autore di diversi furti nelle attività commerciali e ricettive del Rione Piave. Al termine delle operazioni, l'edificio è stato rimesso in sicurezza con il posizionamento di griglie elettrosaldate.

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