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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Jesolo

Spari a Jesolo, Zaia: «Tolleranza doppio zero e, se serve, l'Esercito»

Il presidente della Regione dopo i fatti che hanno allarmato la città: «Non va sottovalutato quanto sta accadendo e non va abbassata la guardia»

«Mi rifiuto di pensare che l’immagine di una qualsiasi località veneta possa essere omologata al far-west, alla notizia di aggressioni e ad altri fatti come quelli a cui abbiamo assistito Jesolo. Verso simili fenomeni e verso i responsabili è indispensabile pugno di ferro e tolleranza doppio zero. Faccio mio l’invito alle già efficienti forze dell’ordine a essere ancora più presenti e incisive». Sono le parole del presidente della Regione Veneto all'indomani dell'episodio che ha allarmato molti cittadini e turisti di Jesolo, dove si è verificata una lite finita con una sparatoria.

«Tolleranza doppio zero e, se serve, l'Esercito»

Tutto è accaduto martedì sera nei pressi di un locale di via Verdi, dove un uomo di nazionalità straniera ha ferito con un'arma da fuoco un tunisino di cirrca 40 anni, colpendolo al torace. Le forze dell'ordine sono arrivate in pochi minuti, rintracciando in via Buonarroti il ferito e affidandolo alle cure del 118, mentre sono ancora in corso le ricerche dell'aggressore. «Sono pienamente consapevole dei limiti dettati dai problemi organico o legati ad altre problematiche - aggiunge Zaia -, a questo punto chiedo che si valuti anche di impegnare l’Esercito a garantire la sicurezza nei nostri centri. Oltre a provvedere alla necessità di garantire la sicurezza, è fondamentale preoccuparsi dell’effetto deflagrante che potrebbe avere questo fenomeno sui media internazionali. Quindi, assolutamente non va sottovalutato quanto sta accadendo e non va abbassata la guardia: tolleranza doppio zero, quindi, e se e serve l’Esercito».

Il commento del sindaco

Sulla vicenda è intervenuto nuovamente anche il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, secondo cui «è necessario garantire la certezza della pena nei confronti di tutte quelle fattispecie che turbano la convivenza sociale: spaccio, furti, rapine. Altra questione riguarda rimpatri ed espulsioni, per i quali chiediamo una linea più decisa. Infine anche un riconoscimento dello status speciale di città balneare, tema principe del G20 Spiagge. Siamo realtà che si trasformano in metropoli ma hanno strumenti e dotazioni da città di 26mila abitanti - conclude il primo cittadino -. Ciò significa che la presenza in città delle forze dell’ordine deve essere riparametrata, ma anche che le polizie locali devono avere la possibilità di utilizzare strumenti come, a titolo di esempio, il taser».

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