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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Piazza del Mercato

Sparatoria a Marghera in piazza Mercato: un morto e un ferito grave

Il far west alle 20. Undici i colpi sparati dagli assassini. Due. A volto scoperto. A cadere per un unico colpo d'arma da fuoco un 33enne macedone. La morte davanti all'asilo comunale

Una delle pagine più nere per Marghera. Spari per strada. Tanti. Undici almeno. Un uomo a terra senza vita, colpito al torace da una delle pallottole sparate dagli assassini, a volto scoperto. Il terrore si è impadronito della zona di piazza Mercato verso le 20. Alcune persone sentiti gli spari si sarebbero lanciate a terra, in cerca di riparo dal finimondo. Non hanno avuto paura, gli aguzzini, di mostrare il proprio volto tra la gente. Non hanno avuto paura di premere il grilletto più e più volte. Cercando di uccidere. In un caso ce l'hanno fatta, purtroppo.

Sparatoria a Marghera in piazza Mercato, un morto e un ferito grave

A perdere la vita è Ajdin Isac, 33enne di nazionalità macedone, marmista, proprio davanti all'ingresso dell'asilo comunale. Luogo di speranza di solito. Luogo di morte domenica sera. Due i fori sul cadavere, ma con ogni probabilità un unico proiettile che lo ha trapassato da parte a parte. Il malcapitato aveva cercato salvezza dietro una Fiat Punto bianca di un residente. Senza riuscirci. L'amico della vittima, E.G., camionista 33enne, è grave in ospedale raggiunto da due colpi d'arma da fuoco. Nessun organo vitale sarebbe stato compromesso, ma è ancora presto per capire se se la caverà o meno. E' stato operato d'urgenza in tarda serata.

La sparatoria è iniziata di fronte al bar "Ae Do Porte", a conduzione cinese, vicino a piazza Mercato. Gli assassini, due (quello che avrebbe ucciso il 33enne sarebbe molto giovane, poco più che diciottenne secondo alcuni testimoni), hanno aperto il fuoco fuori dall'esercizio pubblico per poi seguire i due obiettivi. Uno di loro imbocca una laterale, ma muore poco dopo di fronte all'asilo. L'altro, invece, connazionale, si rifugia nel bar. Si chiude nel bagno. Disperato. La morte negli occhi.

CONSIGLIERE VENTURINI, UDC: "DOVE ABBIAMO SBAGLIATO?"

Due i colpi che sfondano la vetrina del locale. I fori, infatti, uno più grande e uno più piccolo, campeggiano davanti agli occhi delle centinaia di persone che si sono radunate nella piazza cittadina per assistere ai rilievi della polizia. Alcuni colpi hanno raggiunto anche la vicina Coop, che si trova oltre la stradina dell'asilo. Sul posto le volanti (che hanno soccorso per prime il ferito), gli investigatori della squadra mobile e la scientifica. I riflettori dei vigili del fuoco illuminano la scena del crimine per permettere di raccogliere reperti e informazioni. Il cadavere nella strada laterale, in un lago di sangue. Coperto da un lenzuolo bianco. Fino a notte inoltrata sono stati ascoltati alcuni testimoni che hanno assistito alla scena da far west. Compresi i titolari del bar. Ci sarebbe stato un litigio, poi gli spari all'impazzata. Non è chiaro, però, se si sia trattato di un agguato o se la violenza sia esplosa incontrollata all'improvviso.

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Di certo si sa che gli assassini (potrebbe far parte del commando anche una terza persona) sono scappati a piedi, forse potendo contare sull'appoggio di qualche palo a bordo di un'auto poco lontano. Le indagini sono serrate, ma per ora i fuggitivi sarebbero riusciti a farla franca. Sarebbero state udite parole dall'accento dell'est Europa. Resta il commento laconico di Simone Venturini, capogruppo Udc in Comune. Poche parole su Twitter: "Quella vista questa sera non è la mia Marghera! No, no, no!".

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