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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Santa Maria di Sala / Tabina

Speedline, Ronal si aggiudica la gara Volkswagen ma Tabina è tagliata fuori

Fim e Fiom: «Gravissima decisione, assegnati altrove alti volumi di produzione». Chiesto un incontro urgente al Mise, 82 codici attualmente prodotti a Santa Maria di Sala andranno in Polonia e in Repubblica Ceca. «Una provocazione»

Un passo avanti e due indietro nella vertenza Speedline di Tabina di Santa Maria di Sala. O almeno questa è la situazione che sindacati e rappresentanti dei lavoratori hanno descritto al termine dell'assemblea di oggi in azienda. Matteo Masiero (Fim Cisl) e Manuela Musolla (Fiom Cgil) hanno riportato ai lavoratori l'esito degli incontri al ministero del primo e 5 aprile aprile. La situazione, hanno spiegato, si è di nuovo complicata perché il 24 marzo l'azienda ha comunicato la chiusura del global sourcing (gara) della Volkswagen: 82 codici attualmente prodotti a Tabina sono stati vinti da Ronal, che ha però partecipato con gli stabilimenti della Polonia e della Repubblica Ceca.

«La conseguenza di questa gravissima decisione è l’assegnazione altrove di alti volumi di produzione che verranno sottratti a Speedline - affermano Masiero e Musolla - Abbiamo chiesto un incontro urgente al Mise (ministero dello Sviluppo economico) per avere chiarimenti. Questo è un chiaro passo indietro sul lavoro fatto negli ultimi mesi. La scelta fatta dall'azienda è una mancanza di rispetto verso i patti presi in sede istituzionale, dove si era dichiarato che tutto sarebbe rimasto ferme fino alla presentazione di un piano industriale. Per noi si tratta di un arretramento della capacità produttiva di Santa Maria di Sala: al ministero Ronal ha chiesto di sbloccare le campionature per permetterle di iniziare a lavorarle altrove. Queste per noi sono provocazioni che hanno l’unico scopo di rompere il tavolo della trattativa».

I sindacati si erano rivolti ad un advisor per valutare la situazione aziendale e proporre un piano industriale alla proprietà, per la ripartenza della produzione nello stabilimento veneziano, così da evitare la chiusura annunciata l'anno scorso. L'accordo in sede ministeriale era stato quello di lasciare alla Speedline il livello attuale di produzione e di ottenere in cambio lo sblocco dei cancelli presidiati per far uscire i pezzi pronti. «Abbiamo chiesto e ottenuto dal ministero la disponibilità a intervenire direttamente alla Volkswagen per chiarire cosa stia accadendo - affermano i sindacati - La nostra posizione al Mise è stata chiara, l’abbiamo condivisa con i lavoratori. Una volta che avremo il progetto saremo disponibili a ragionare sulle varie ipotesi possibili. Ma ad oggi per noi il perimetro su cui discutere è quello di tutta l’azienda. Se nel frattempo Ronal dovesse decidere di forzare la mano se ne assumerà la responsabilità e ci sentiremo liberi di intraprendere ogni iniziativa di mobilitazione. Per noi rimane la piena disponibilità a trattare e lo faremo anche nell’incontro che il ministero ha aggiornato alla prossima settimana».

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