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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mira

Spende i soldi degli amici e poi inscena una violenta rapina: denunciato dai carabinieri

Un 55enne di Mira avrebbe inscenato una rapina dopo aver speso 18mila euro per rinsanare un'attività personale. Le forze dell'ordine l'hanno scoperto e denunciato

Affidare i propri risparmi a improvvisati “broker” può portare a conseguenze nefaste, come è successo a Mira ad alcuni residenti che avevano aderito ad una cosiddetta “cassa peota”, ovvero la raccolta di denaro su base volontaria. Molto spesso questa viene organizzata a livello informale ed affidata ad una persona che si ritiene sia fidata e che promette di farla fruttare con la redistribuzione poi di una certa plusvalenza.

Il cassiere, però, questa volta è infedele e invece di investire il denaro per farlo fruttare, l'avrebbe speso per aiutare un parente in difficoltà con la sua attività. Il denaro in pratica sarebbe sparito per saldare i debiti di un negozio. Per nascondere la malefatta però, il "broker" improvvisato ne ha combinata una ancora più grossa. Il 55nne mirese infatti, avrebbe inscenato una rapina da parte di due malfattori, che lo avrebbero aggredito per strada e si sarebbero fatti consegnare il denaro della peota.

La scena era stata pensata nei minimi dettagli dall'uomo, dall'aggressione alle medicazioni al Pronto Soccorso di Dolo, fino alla denuncia ai Carabinieri di Mira, pochi giorni prima di Natale. La cassa consisteva in ben 18mila euro che, secondo il 55enne, sarebbero stati rubati dai malviventi.

Il racconto dell'uomo però presentava palesi incongruenze, come ad esempio il fatto che l'aggredito non avrebbe chiamato l’aiuto di nessuno e non sarebbe stato in grado di descrivere i due aggressori, pur ammettendo che non erano né armati e tantomeno travisati. I sospetti iniziali dei Carabinieri vengono poi fugati dopo una attenta attività di indagine svolta nelle settimane successive e che ha portato alla ricostruzione della realtà dei fatti.

Di fronte alle contestazioni sempre più pressanti delle forze dell'ordine, l’uomo sarebbe crollato ed avrebbe vuotato il sacco, ammettendo d'essersi inventato tutto per nascondere la malefatta d'aver usato il denaro comune per motivi privati e personali. Per il 55enne mirese quindi, sarebbe scattata la denuncia in stato di libertà per simulazione di reato e, cosa forse ancora peggiore, ora dovrà rendere conto agli amici delle sue azioni.

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