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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Infortuni sul lavoro a picco, -60%: "Milioni investiti in formazione"

21mila incidenti nel 1999, poco più di 8mila nel 2014. Sindacati e categorie rilanciano il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro con un nuovo progetto

A guardare i dati c'è di che essere positivi: 21mila infortuni nel 1999, poco più di 8mila nel 2014. Meno 60,5% in 15 anni. È questo il traguardo raggiunto dalle imprese artigiane venete in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. E gran parte del merito va anche alle azioni di formazione/informazione e tutela garantite in questi anni dagli enti bilaterali che in materia di sicurezza e prevenzione hanno investito milioni di euro. Ora le associazioni dei datori di lavoro (Confartigianato, Cna e Casartigiani), le organizzazioni sindacali dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil), della Provincia di Venezia, assieme al Cobis e allo Spisal dell’Ulss 12, grazie anche alla collaborazione con il master in "Scienza e tecniche della prevenzione e della sicurezza” di Ca' Foscari, rilanciano la loro azione con un progetto formativo dal titolo “Sicurezza è... partecipazione".

Si tratta di un'iniziativa dedicata ai 4.800 imprenditori artigiani a capo di imprese con dipendenti (quasi 20mila) della provincia di Venezia, edilizia esclusa. L’iniziativa è stata illustrata stamani presso la sede dello Spisal Ulss 12 a Mestre, alla presenza di Giovanni Finotto, coordinatore operativo del Master STePS e curatore del progetto, Teresio Marchì, direttore Spisal Ulss 12, Giorgio Chinellato e Severino Ros, coordinatori della commissione Cobis di Venezia. “L’obiettivo ambizioso che ci poniamo - spiegano gli ideatori del progetto - è di sensibilizzare i datori di lavoro nell’adottare tutti gli elementi per la gestione della sicurezza sul lavoro, in modo da indirizzare anche le piccole aziende verso l’adozione del Mog (modello operativo gestionale).

Dal febbraio 2014, infatti, è operativo il decreto ministeriale che semplifica l’adozione del Mog anche nelle Pmi: adozione che porta vantaggi sia per l’impresa che per i suoi dipendenti, oltre che per la sicurezza dell’ambiente di lavoro in generale. L’azienda evita di incorrere, ad esempio, in pesanti sanzioni pecuniarie e di interdizione in caso di infortuni, e inoltre ha la possibilità di usufruire di una consistente riduzione della tariffa Inail, che può arrivare al 28%. I lavoratori invece possono godere, oltre che di un luogo di lavoro più sicuro, di una diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali e del coinvolgimento attivo nel processo di sicurezza aziendale. Per avvicinare i titolari di impresa a questo modello Finotto e Marchì hanno pensato un percorso formativo gratuito che darà 2 ore di crediti formativi, da scalare sul monte ore obbligatorio di aggiornamento.

"L’analisi degli ultimi infortuni gravi nel nostro territorio - spiega Marchì - dimostra che oggi non vi sono vie semplicistiche alla prevenzione. Si tratta invece di continuare il processo di arricchimento culturale e di competenze, sia degli attori aziendali della prevenzione che degli operatori delle istituzioni deputate alla regolazione e controllo. Significa investire sulle organizzazioni pubbliche e private anche in termini di qualità, oltre che quantità, delle risorse umane".

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