Sicurezza e prevenzione, d'ora in poi poliziotti veneziani in strada con spray al peperoncino
Si tratta di una misura annunciata da tempo. Ora lo strumento diventa operativo. Si può utilizzare solo dopo che tutti i tentativi di mediazione sono risultati vani. Formazione ad hoc
Uno strumento in più per i poliziotti in servizio sul territorio. Da lunedì, infatti, gli agenti, specie quelli del reparto volanti di Venezia e dei commissariati, hanno in dotazione lo spray al peperoncino. Una misura che da tempo era stata annunciata dal ministero dell'Interno. Si tratta di un "dissuasore" che è entrato in uso effettivo alle forze dell'ordine in questi giorni, dopo un test operativo a Milano. Ora è il turno di Venezia.
Il nuovo strumento, su cui gli operatori sono stati opportunamente formati, potrà essere impiegato solo quando ogni altro tentativo di dissuasione verbale sarà fallito, nel rispetto del principio di proporzionalità tra offesa e difesa. Naturalmente, in caso di una minaccia violenta e "ravvicinata", lo spray potrebbe tornare molto utile. Il presupposto giuridico per l'utilizzo di questo strumento è stato individuato nella "fase intermedia" dell'intervento di polizia, ossia in quelle ipotesi in cui fallisca ogni tentativo di comunicazione "ordinaria". Ci sono quindi degli step precisi da rispettare.
Nei giorni scorsi a Vicenza, di fronte a una persona "fuori controllo", è stato utilizzato per la prima volta nel capoluogo berico. Come spiegato dalla questura competente per territorio, lo spray avrebbe un effetto inibitorio della durata di circa 30 minuti. Il principio attivo contenuto nelle bombolette è in quantità modesta e non ha impatti duraturi sulla salute della persona colpita. Inoltre gli agenti hanno a disposizione un kit di decontaminazione per neutralizzare nell'immediatezza i suoi effetti.