Cura con le staminali, il decreto Balduzzi apre la ricerca veneta
Il presidente della Regione Luca Zaia: "Abbiamo le struttre e il personale specializzato: ora facciamo presto ad iniziare la sperimentazione"
“Adesso avanti tutta senza tentennamenti. Il Veneto ha numerose strutture sanitarie adatte per qualità tecnologica e scientifica e si candida ufficialmente ad avviare al più presto la sperimentazione sull’uso delle cellule staminali. Si è perso anche troppo tempo. Ora, alla luce del decreto Balduzzi che finalmente delinea un cammino concreto, lavoriamo tutti per dare una speranza alle mamme e ai papà di bambini tanto malati”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che commenta positivamente le aperture contenute nel decreto del ministro della salute sulle cellule staminali e si dice “umanamente vicino ai genitori che oggi manifestano a Roma”.
“Da tempo – aggiunge Zaia – sostengo l’opportunità di erogare queste cure, anche se di tipo compassionevole, a condizione che sia accertata la loro non nocività. E’ quindi indispensabile che si realizzi al più presto, secondo i tempi scientifici necessari, una sperimentazione nella quale inserire i bambini malati. Senza contare – conclude Zaia – che così facendo di fatto li si cura, ma al contempo si aprono significativi spiragli alla ricerca di terapie sempre più efficaci per combattere le malattie rare”.