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Cronaca Chirignago / Via Miranese

Ogni anno 300 donne chiedono aiuto al Centro antiviolenza: "La piaga s'allarga"

Venerdì la presentazione di un ambiente nella caserma dei carabinieri congeniato per aiutare chi è vittima di violenza a sentirsi a proprio agio: "Solo un quarto alla fine fa denuncia"

I numeri lo certificano: la piaga della violenza sulla donna è lungi dall'essere cancellata. Anzi, il fenomeno è in aumento. Lo ha affermato il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito durante la presentazione del progetto "Una stanza tutta per sé", che prevede l'allestimento di uno spazio all'interno della caserma della compagnia dei carabinieri di Mestre in cui le donne potranno sentirsi a proprio agio, anche con l'aiuto di opere di alcuni artisti locali (TUTTI I DETTAGLI). Raccontare l'incubo che spesso si è trascinato negli anni presuppone uno sforzo titanico. Trovarsi in un ambiente accogliente, attorniati da persone preparate e qualificate, aiuta. "I casi di violenza ci sono e purtoppo sono in aumento - ha continuato D'Ippolito - lavoriamo tutti per fare squadra contro questo fenomeno". 

TUTTI I DETTAGLI SULL'INIZIATIVA

Al tavolo venerdì pomeriggio, oltre al procuratore D'Ippolito, c'erano anche il nuovo comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Claudio Lunardo, la presidente del Soroptimist club di Venezia, Paola Bonetti Borella, la vicepresidente di Soroptimist International, Carla Zanfrà (l'associazione è promotrice dell'iniziativa), e la responsabile del Centro antiviolenza del Comune di Venezia, Gabriela Camozzi, la quale ha messo nero su bianco i freddi numeri di una realtà che rimane spesso nascosta tra le quattro mura di casa. Invisibile a più, e spesso e sovente negata da chi invece ogni santo giorno è costretta a tornare sotto il giogo di chi si può anche rivelare un mostro: "Dal 1994 al 2015 il centro antiviolenza del Comune ha accolto più di 6mila donne - ha spiegato la responsabile - il 66% sono di nazionalità italiana e il 64% sono residenti nel territorio comunale. Sono numeri importanti, perché ogni anno accogliamo circa 300 nuove donne che si aggiungono alle altre che già seguiamo. L'86% di loro dichiara maltrattamenti dal proprio partner, convivente o meno, e il 51% vive ancora con l'autore delle violenze. Il 36% dipende totalmente sotto il profilo economico da lui e solo il 26% delle donne ha sporto denuncia".

I numeri certificano un panorama certo non roseo: "Sono dati allarmanti - ha sottolineato la dottoressa Camozzi - se si pensa che la donna che subisce violenza non appartiene a ceti sociali poveri o emarginati. E' uno stereotipo. Sono invece donne scolarizzate con laurea e gli autori di violenza lo sono altrettanto. Sono uomini che nella nostra città ricoprono ruoli anche importanti. Le vittime le troviamo per strada, in bus o al supermercato. Poi tornano a casa e subiscono violenza, che il più delle volte è psicologica, che si accompagna a quella economica. La violenza sessuale è residuale. Il più delle volte si tratta di violenza psicologica ed economica che poi si accompagna a maltrattamento fisico. Talvolta quest'ultimo si estende anche ai bambini. L'ultimo episodio è solo di ieri (giovedì, ndr). In definitiva siamo la fotografia dei dati Istat a livello nazionale. Quindi ben vengano queste iniziative: perché serve rafforzare sempre più la rete di realtà che tutelano e aiutano le donne in difficoltà. Lavorando anche nelle scuole".

Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo dell’associazione Maniverso Onlus, che ha fornito parte degli arredi e della pittrice e critica d’arte, Maria Angela Tiozzi, grazie alla quale l’allestimento delle pareti della stanza vedrà la partecipazione, a rotazione, di artisti veneziani che metteranno a disposizione alcune opere che saranno poi periodicamente sostituite da lavori di altri artisti coinvolti nell’iniziativa. Ogni volta che si procederà a un nuovo allestimento si rinnoverà la riflessione sul ruolo che anche l’arte può avere in questo inedito e necessario spazio rivolto al femminile. Gli artisti che hanno aderito a questa prima edizione, con paesaggi e fiori, sono Elena De Rocco, Riccardo Perocco, Santina Ricupero, Sandra Villa. La presentazione è stata aperta dal saluto dell'assessore Paola Mar: “I dati dell’Organizzazione delle Nazioni unite ci dicono che al mondo un terzo delle donne e dei bambini subiscono violenza – ha sottolineato - Sono dati che lasciano attoniti, soprattutto se si pensa che solo il 30% delle vittime di violenza sporge denuncia. L’impegno delle Istituzioni deve essere quello di continuare sulla strada dell’informazione, della sensibilizzazione e della prevenzione. Non dobbiamo fermarci. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist per questa importante iniziativa, che dimostra, ancora una volta come, con la collaborazione, si possano ottenere grandi risultati”.

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