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Cronaca

Actv lancia l'allarme: "Senza i milioni della Regione gli stipendi a rischio"

Il presidente dell'azienda di trasporto pubblico Marcello Panettoni dichiara che da Palazzo Balbi non è ancora arrivato un euro nel 2012. Le casse sono vuote e i trasferimenti non arrivano

Stipendi a rischio. Questa l'amara prospettiva che il presidente di Actv Marcello Panettoni indica all'orizzonte se non verranno sbloccati i fondi regionali per il trasporto pubblico del 2012 dalla Regione: "Dall'inizio dell'anno - afferma - l'azienda non ha ancora ricevuto un euro di contributo regionale. Siamo quindi in attesa di una delibera di Palazzo Balbi che determini l'erogazione dei corrispettivi per i primi quattro mesi di servizio". Altrimenti le risorse finiranno, e presto. "Diversamente Actv - spiega Panettoni - sarebbe in seria difficoltà a pagare gli stipendi e le forniture a fine mese". In sintesi: si sta raschiando il barile.

L'azienda del trasporto pubblico di Venezia sta aspettando circa 100 milioni dalla Regione, cifra tagliata di 20 milioni per i minori trasferimenti statali. Secondo l'assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso l'approvazione della delibera sarà a breve, e già dalla prossima settimana verrà sbloccata la situazione. Anche perché non è solo Venezia che piange, anche le altre città del Veneto non se la passano bene. Il rischio è che, senza soldi, imploda il sistema. Sono circa 3mila i dipendenti Actv che aspettano col fiato sospeso.

Intanto, per migliorare i conti, l'azienda ha dato il "la" all'aumento del biglietto per i vaporetti per chi è sprovvisto della Carta Venezia. Da 6,5 euro dal 10 maggio se ne pagheranno 7. Aumentano anche i biglietti Mestre-Aeroporto (prima si pagava un euro e trenta, da maggio 5 euro) e i biglietti di Alilaguna, a fronte, però, dell'introduzione di due nuove fermate: Giudecca Zitelle e Ca' Rezzonico. La Giunta ha infine deliberato la semplificazione del sistema tariffario urbano, che comporterà la riduzione di un terzo dei codici tariffari.

In particolare verranno eliminate le agevolazioni per i lavoratori dipendenti (da giugno) e, progressivamente, anche di quelle per disoccupati e cassintegrati. Ma non basta. Servono i soldi della Regione.

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