Tregua sul Mose: arrivano gli stipendi, annullato lo sciopero
Il provveditorato pagherà una cifra al Consorzio Venezia Nuova ad ogni sollevamento delle barriere. Inoltre è istituito un tavolo permanente con il ministero. Soddisfatti i sindacati Cgil, Cisl e Uil
Un nuovo accordo "sblocca Mose" ha convinto i sindacati a congelare lo sciopero che era stato previsto in occasione del sollevamento delle barriere del Mose, programmato il 10 settembre: lo hanno deciso Cgil, Cisl e Uil dopo aver incontrato le Rsu di Consorzio Venezia Nuova, Thetis e Comar in seguito alla riunione, avvenuta ieri pomeriggio, con i rappresentanti del ministero (Ilaria Bramezza, capo dipartimento per le opere pubbliche), il provveditore Fabio Riva ed il commissario liquidatore del Consorzio Venezia nuova, Massimo Miani.
La novità più importante, spiegano i sindacati, è che a partire da settembre «a ogni sollevamento del Mose corrisponderà una cifra che il provveditorato pagherà al Consorzio Venezia nuova», cifra che sarà versata «in tempi strettissimi» e che poi, in quota parte, sarà girata a Comar e Thetis. Questo «permetterà di pagare ai lavoratori gli stipendi di agosto (che altrimenti, nella migliore delle ipotesi, sarebbero arrivati a ottobre inoltrato) e dare continuità ai pagamenti per i mesi successivi». Inoltre «il Cvn si è impegnato a presentare istanza al tribunale, entro i primi giorni della settimana prossima, per sbloccare le mensilità di luglio e dei primi giorni di agosto dei dipendenti Comar».
I segretari provinciali Ugo Agiollo, Paolo Bizzotto e Igor Bonatesta, hanno espresso soddisfazione: «Un'altra buona notizia - spiegano - è che il tavolo, al quale adesso partecipa in pianta stabile il ministero, assume carattere permanente ed è già riconvocato per il prossimo 16 settembre». In quell'occasione «faremo il punto per vedere se il meccanismo funziona, se i pagamenti saranno partiti, e ragioneremo sulla costituzione dell’Autorità, sul completamento dell’opera, sulla garanzia occupazionale e sull'organizzazione del lavoro. La fiducia delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori ora si poggia sul mantenimento degli impegni presi. In caso contrario, la risposta dei lavoratori sarà destinata a inasprirsi». Il 13 settembre ci sarà assemblea dei lavoratori.