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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Stop ai "plateatici Covid" a fine anno. Costalonga: «È tempo di tornare alla normalità»

Una delibera del Comune di Venezia sancisce il ritorno degli spazi esterni di bar e ristoranti alle dimensioni originali con la fine dello stato di emergenza. Inoltre, per tutto il 2022 a Venezia non saranno concessi nuovi spazi né ampliamenti

La giunta veneziana ha approvato oggi una delibera che fissa alla fine 2021 il termine delle concessioni straordinarie per l'occupazione di suolo pubblico che hanno permesso, negli ultimi mesi, a bar e locali di ampliare i propri plateatici, aggiungendo tavolini esterni per accogliere un numero maggiore di clienti garantendo i distanziamenti necessari per le norme anti Covid. Lo stesso provvedimento, inoltre, proroga il divieto di rilascio di ampliamenti o di nuove concessioni di suolo pubblico nella città antica di Venezia per tutto il 2022, ad esclusione di quelli previsti dai cosiddetti pianini.

Lo stop ai "plateatici Covid", come spiegato dall'assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, coincide con la fine dello stato di emergenza, che a livello nazionale è fissato, appunto, al 31 dicembre (non è detto, comunque, che lo stato di emergenza non venga prolungato ulteriormente). I titoli straordinari di occupazione del suolo pubblico erano stati concessi inizialmente con una delibera nel 2020, così come in tantissime altre città d'Italia, e poi rinnovate quest'anno con una seconda delibera.

Con il provvedimento di oggi, specifica l'assessore Costalonga, «si conclude il percorso che questa amministrazione ha iniziato lo scorso anno per aiutare i commercianti a tenere aperte le loro attività. Tutti assieme abbiamo cercato di collaborare per sostenere chi avesse avuto gravi ripercussioni legate alla crisi economica conseguente alla pandemia. Una parte fondamentale l’hanno fatta i cittadini veneziani, ai quali va il mio sincero grazie, per la pazienza dimostrata nel sopportare qualche invasione di spazio. Grazie anche a tutti i commercianti che hanno rispettato le regole».

Per quanto riguarda il blocco di nuovi ampliamenti per il 2022, aggiunge l'assessore, «abbiamo voluto dare un chiaro segnale per evitare situazioni di disordine. Infine, anticipo che nel 2022 verrà condotto un nuovo studio sui flussi, anche alla luce degli spazi occupati durante la pandemia, che consentirà di poter concedere qualche eventuale nuovo plateatico a quei locali che finora non l'avevano. Il tutto, ovviamente, in accordo con la soprintendenza».

La decisione ha comunque sollevato qualche perplessità: «Bloccare a priori qualunque richiesta di modifica o di nuova concessione di un plateatico impone delle riflessioni - dice Angelo Zamprotta, coordinatore pubblici esercizi Confesercenti Venezia -. In primis la decisione può essere vista come una resa da parte delle istituzioni che, non essendo in grado di affrontare il problema, varano di fatto un blocco. Inoltre, il plateatico costituisce un'alternativa legale a taluni comportamenti “border line”, disincentivando il consumo in piedi o, peggio ancora, l'asporto e il consumo in strada».

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