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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sorveglianza nei musei, vietato l'accesso con burqa o volto coperto

È stato stabilito all'incontro del comitato per l'ordine e la sicurezza. Metal detector mobili agli ingressi, videosorveglianza e decalogo ai direttori

Vietata ogni genere di copertura, al museo si entra solo con il volto completamente visibile: da subito sono escluse quindi le persone che indossano caschi, cappelli, sciarpe, veli e, naturalmente, burqa o niqab: insomma, tutto ciò che possa rendere difficoltoso il riconoscimento. È quanto stabilito venerdì nel corso della riunione del Cposp (comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica), tenutasi in prefettura a Venezia alla presenza di una ventina di rappresentanti di soprintendenze e musei civici e statali lagunari. L'incontro, oltre che dal prefetto Domenico Cuttaia, è stato presieduto dal procuratore distrettuale antiterrorismo, Adelchi D'Ippolito

Non è l'unica misura eccezionale decretata per fronteggiare l'allarme terrorismo: ai partecipanti è stato consegnato un decalogo da rispettare per garantire la sicurezza, mentre è stato annunciato l'acquisto di una serie di metal detector mobili da impiegare agli ingressi di tutte le strutture. E poi un incremento dei sistemi di videosorveglianza. Inoltre, in caso di eventi di particolare richiamo è prevista la possibilità di ricorrere al supporto di personale degli istituti di vigilanza privata.

Il decalogo verrà diramato anche ai musei privati, che però hanno facoltà di decidere sulle misure di sicurezza da mettere in atto. Per l'immediato futuro si prevede poi l'attivazione di un organismo di coordinamento per un confronto operativo periodico, in modo eventualmente da ricalibrare le norme fin qui stabilite. Prossimo appuntamento del Cposp il 9 dicembre, all'ordine del giorno le manifestazioni per il Giubileo.

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