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Cronaca

Chiesa gremita a Riccione per la veglia delle vittime dell'A4

Il vescovo: «Adesso stanno con Gesù, che è con noi tutti i giorni, ed era lì anche in quello svincolo dell'A4 pronto ad abbracciarli e portarli alla vita che ha solo luce e amore»

Sguardi attoniti, segnati da un profondo dolore per una tragedia che ha colpito il cuore di Riccione. Una folla, domenica sera, ha partecipato alla veglia per le 7 vittime dell'A4, dove venerdì pomeriggio hanno perso la vita l'ex sindaco Massimo Pironi, Maria Aluigi, Francesca Conti, Rossella De Luca, Valentina Ubaldi, Alfredo Barbieri e Romina Bassini. La chiesa di San Martino - come riporta RiminiToday - non è riuscita a contenere le oltre 1500 persone che, insieme al vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, hanno pregato per le anime delle persone scomparse nel tragico schianto.

In prima fila gli amici e i parenti di quanti viaggiavano sul pulmino che è andato a scontrarsi contro il mezzo pesante raggiunti dal sindaco Daniela Angelini, accompagnata dalla vice Sandra Villa e dagli assessori Imola e Nicolardi con la prima cittadina che ha voluto abbracciarli per dare loro il suo conforto personale e quello di tutta la Perla Verde. Particolarmente toccante l'omelia di monsignor Lambiasi che, dal pulpito, ha spiegato come il dramma «ha aperto un crepaccio nel quale è sprofondata un'intera comunità» ricordando però che «la pace del Signore può colmare questo vuoto che si è creato con un abbraccio di dolore e speranza» perché «non tutto finisce qui».

Il vescovo, infatti, ha sottolineato come alla fine «l'amore vince sulla morte» perché è più forte e «a questi amici scomparsi e all'amico Massimo (Pironi) sento di poter dire parole di consolazione vera. Adesso stanno con Gesù, che è con noi tutti i giorni, ed era lì anche in quello svincolo dell'A4 pronto ad abbracciarli e portarli alla vita che ha solo luce e amore. A noi rimane la domanda lancinante di poterli rivedere ma questo è solo il primo tempo: li riabbracceremo tutti perché non finisce tutto qui». Monsignor Lambiasi ha avuto parole di conforto anche per la città di Riccione, che si preparava ai festeggiamenti per il centenario: «Una città rimasta sgomenta ma noi siamo qui per fare il pieno di speranza perché questa volta la morte ha subìto una sconfitta cocente».

È morta anche Romina, l'unica superstite

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