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Cronaca San Marco

"Struscio" della Carnival, per la Capitaneria: "Tutto regolare"

Il passaggio della Sunshine davanti al molo di San Marco non ha comportato "problemi di alcun genere per quanto riguarda la sicurezza della navigazione"

Un inchino, o meglio uno struscio davanti a Riva Sette Martiri, a pochi passi da Piazza San Marco. A compiere la manovra a Venezia è stata oggi la Carnival Sunshine, colosso dei mari di 102mila tonnellate di stazza. Lo denuncia, con tanto di foto, l'assessore comunale all'ambiente Giancarlo Bettin, a pochi giorni dal tavolo ministeriale svoltosi proprio per affrontare il problema del passaggio delle grandi navi da crociera in laguna.

''L'impressione è che si sia trattato di un errore di manovra - accusa - che tra l'altro ha stretto tra nave e riva un vaporetto pubblico e altre imbarcazioni''. Una tesi confermata dai testimoni dell'accaduto, tra cui lo scrittore Roberto Ferrucci. ''Ero seduto al bar a leggere, come faccio spesso - racconta - e ho visto la nave 'scodare': anzichè passare al centro del canale ha sfiorato la riva, stringendo per di più pericolosamente un vaporetto dell'Actv. E' stato impressionante''.

Non sarebbe neppure la prima volta. ''Era successo con un'altra nave dieci giorni fa'' sostiene Ferrucci. Tutto regolare, invece, per la Capitaneria di Porto di Venezia. Il passaggio della Carnival Sunshine davanti al molo di San Marco non ha comportato ''problemi di alcun genere per quanto riguarda la sicurezza della navigazione''. L'assessore Bettin chiede di sapere ''da chi di dovere quale sia, dunque, la vera ragione di questo passaggio ravvicinato che, più che un 'inchino', assomiglia a uno 'struscio' - molesto quanto rischioso. L'ennesima prova - rincara - che il decreto Clini-Passera va applicato al più presto''.

Dello stesso tono il commento all'accaduto del Comitato No Grandi Navi che si batte, dopo il caso della Costa Concordia, perche' i giganti della vacanza sull'acqua sia estromessi definitivamente dalla citta' lagunare. ''Ma non c'erano i binari? La manovra azzardata o del tutto errata compiuta oggi - afferma il portavoce Silvio Testa - dimostra quanto siano inconsistenti le strampalate teorie del presidente dell'Autorità Portuale, Paolo Costa, e della Venezia Terminal Passeggeri sull'impossibilità di un incidente e in particolare della perdita di rotta di una nave da crociera in Bacino San Marco''. Il problema delle grandi navi, conclude Testa, ''non si risolve spostando il terminal crocieristico o scavando qua e là devastanti canali ma cambiando modello, puntando a un crocierismo compatibile con la città e con la laguna''.
(ANSA)

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