Oggi è ripresa la scuola in presenza: più autobus e traffico, piccoli ritardi a Mestre
Il ritorno sui banchi di scuola del 50% degli studenti veneti si è tradotto anche con un aumento di traffico sulle strade. Segnalate corse in ritardo alle fermate
Dopo più di un mese di didattica a distanza, oggi gli studenti delle scuole superiori del Veneto sono tornati sui banchi in presenza al 50%. La percentuale rimarrà bloccata per tre settimane, poi si passerà al 75, a meno di provvedimenti a livello ministeriale. La preoccupazione sulla ripresa delle lezioni è stata manifestata a più riprese nei giorni scorsi dal presidente della Regione Luca Zaia, che aveva sottolineato come il rientro a scuola avrebbe potuto coincidere con una ripresa della circolazione del virus.
Ad ogni modo, per ovviare al pericolo di assembramenti, la Regione si è mossa nella figura dell'assessore ai Trasporti Elisa De Berti con le aziende di trasporto locali, che hanno fatto uno sforzo per garantire più mezzi e corse, implementando anche la figura degli steward alle fermate e capolinea degli autobus per mantenere l'ordine e il distanziamento. Come specificato nel corso del punto stampa di oggi dalla sede della protezione civile di Marghera, Avm/Actv ha messo su strada 110 autobus aggiuntivi, mentre Atvo, per il Veneto orientale, ha aggiunto 5 mezzi, garantendo da inizio servizio e fino alle 8 di questa mattina un totale di 160 corse per gli studenti. A questi si aggiungono altri mezzi, ovvero gli autobus granturismo delle aziende di trasporto privato. Lo Stato, per questo capitolo di spesa, ha stanziato un finanziamento di 36 milioni di euro a favore della Regione Veneto.
Ragazzi a scuola
Per il resto le scuole si organizzano in modo simile a come era avvenuto con l'avvio dell'anno scolastico, a settembre: dove possibile le aule erano state ampliate oppure erano stati ricavati nuovi spazi, mentre le classi potrebbero essere scaglionate o separate per evitare situazioni di sovraffollamento. Molti interventi agli edifici erano stati effettuati soprattutto negli istituti di Venezia, Mestre, San Donà. In questa fase è stato ricavato spazio in più per i ragazzi del liceo Galilei di Mira utilizzando come sede alternativa Villa Mocenigo, a Oriago, grazie alla collaborazione tra il Comune, la Città metropolitana e la dirigenza scolastica. «Siamo contenti di vedere le luci accese e gli studenti andare in classe», scrive il sindaco Marco Dori.
Traffico aumentato
Tornando ai trasporti, De Berti ha spiegato che si sono registrate delle piccole criticità per tenere a bada gli studenti in salita negli autobus. «Ringrazio protezione civile e polizia, - ha detto l'assessore - che al di là degli steward hanno dato una mano ad evitare le calche. Ora vedremo come andranno le uscite (il punto stampa si è tenuto prima dell'orario di uscita da scuola, ndr), soprattutto per il pericolo di assembramento alle fermate. Ho sentito le aziende di trasporto, - ha aggiunto - che si sono dimostrate pronte a correggere eventuali sbavature. Ora dovremo monitorare costantemente la situazione per le prossime due settimane».
Nuovi autobus e molte corse per gli studenti si sono tradotte anche in un aumento del traffico su strada. In particolar modo alcuni problemi si sono verificati a Mestre, con autobus arrivati in ritardo alle fermate proprio a causa della circolazione di mezzi superiore rispetto alle scorse settimane. Nel Veneto orientale, Atvo ha comunicato che i propri mezzi hanno garantito il servizio a 6mila studenti tra i poli scolastici di San Donà di Piave, Jesolo e Portogruaro, con l’utilizzo di 160 bus: ogni mezzo poteva trasportare una media di 43 persone ma in questa prima giornata di scuola il carico è stato inferiore, tra i 21 e i 37 passeggeri al massimo. Sia al mattino che al primo pomeriggio, comunica l'azienda, «non si sono registrate situazioni di criticità».