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Cronaca Marghera / Banchina Canale Industriale Nord

Grandi Navi a Porto Marghera: "Solo 8 giorni 'critici', se non basta lo spazio c'è il Molo Sali"

Gli studi presentati dall'Autorità portuale al Comitatone: "Il canale Malamocco Marghera può sostenere i traffici passeggeri e merci. Se serviranno altre banchine è pronto il piano B"

Navi da crociera a Porto Marghera nel canale industriale nord. Effettivamente la soluzione migliore? Secondo lo studio reso pubblico dall'Autorità portuale nella giornata di venerdì parrebbe proprio di sì. O meglio, l'alternativa sarebbe quella che nella media garantirebbe costi sostenibili e tempi certi, senza influire più di tanto con il traffico commerciale (uno dei talloni d'Achille del progetto che intendeva portare le grandi navi al Molo Sali). Con l'unica postilla che, se continuerà la corsa al gigantismo navale, la sponda Nord del canale Malamocco-Marghera garantirebbe gli approdi contemporanei di sole due imbarcazioni.

La comparazione delle varie ipotesi in campo

In futuro banchine anche al Molo Sali?

"Nel lungo periodo il numero limitato di accosti per navi di ultima generazione potrebbe portare a non soddisfare la domanda - si scrive nello studio presentato dall'Autorità portuale al Comitatone - in particolare in presenza di picchi, anche in considerazione del fatto che fascia intermedia tra le 60.000 e le 140.000 tonnellate di stazza lorda è destinata a ridursi drasticamente, sostituita da classi maggiori". Gli analisti dell’Autorità di sistema portuale, che hanno comparato le varie ipotesi sul piatto, ipotizzano che "sarà quindi possibile valutare una seconda fase di espansione, con la realizzazione successiva anche della soluzione Molo Sali, che risulta nelle analisi la seconda best solution". Lì ci sarebbe spazio, sempre sulla sponda nord, per 2 navi da crociera da 340 metri di lunghezza. Si vedrà. Intanto la partita è concludere senza intoppi l'iter autorizzatorio per allontanare finalmente le navi da crociera dal Bacino di San Marco e portare le più grandi a due passi dal parco scientifico Vega.

Lo studio su traffico turistico e merci

Grandi navi e traffico commerciale

Il punto interrogativo principale è se queste grandi navi potranno potenzialmente influire sul traffico commerciale, e in questo senso i sindacati sono alla finestra. Secondo uno studio condotto dal professor Raffaele Pesenti, di Ca' Foscari, i giorni critici lo scorso anno sarebbero stati 8: "Il canale di navigazione Malamocco Marghera dispone di sufficiente capacità per ospitare ulteriori manovre rispetto a quelle gestite nel 2016 - si legge nelle conclusioni dello studio - Mediamente il numero di movimenti di navi merci oggi gestito nel canale si attesta sui 15 al giorno, con picchi sino a 25-30 manovre. Sommando il numero di movimenti effettuati lungo il canale Malamocco Marghera con il numero di movimenti effettuati dalle navi passeggeri sopra le 40.000 tonnellate si nota che solo in qualche decina di giorni si sarebbe verificato un traffico significativo, comunque con un numero di manovre in linea con il traffico gestito".

Pianificazione accurata

Tali giornate richiederebbero una pianificazione accorta degli arrivi e delle partenze, ma si tratterebbe comunque di un numero di movimenti largamente inferiore alla capacità teorica del canale, che potrebbe ospitare almeno 3 manovre di grandi navi l’ora e un numero di manovre superiore di navi da carico. Per quanto riguarda i giorni clou, lo studioso di Ca' Foscari suggerisce una nuova schedulazione degli orari di partenza di alcune navi merci, prevedendo di eseguire manovre anche leggermente prima dell'alba e del tramonto. "Pertanto è ragionevole concludere - conclude il rapporto - che con l’apertura alla navigazione notturna e con un'attenta pianificazione degli arrivi e partenze anche tramite la gestione a convogli, il canale Malamocco Marghera, da un punto di vista del traffico è, in condizioni normali, in grado di gestire i movimenti delle grandi navi passeggeri che nel 2016 hanno utilizzato la Marittima".

Musolino: "Trasparenza e dialogo"

“Trasparenza e dialogo sono alla base dell’agire di questa Autorità di Sistema Portuale dopo troppo tempo passato a speculare senza le necessarie informazioni sul tema della crocieristica a Venezia - commenta sull'iniziativa il presidente Pino Musolino - Ritengo che solo le decisioni basate su criteri scientifici e analisi approfondite possano portare a scelte consapevoli e di lungo periodo. Scelte che tengano conto della sostenibilità economica e al tempo stesso anche di quella ambientale e sociale. Con questo lavoro, che ha costituito la base per le discussioni e valutazioni del Comitatone, abbiamo voluto dare il nostro contributo sostanziale a un dibattito che da troppo tempo si era radicalizzato e insabbiato tra scelte discutibili e per niente praticabili e opinioni basate principalmente su congetture. Ben venga ogni discussione, anche aspra, tenendo però sempre a mente che questa città deve, per garantirsi un futuro di comunità viva e reale, coniugare sostenibilità e sviluppo economico”.
 

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