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Cronaca

Il nuovo studio: «Innalzamento dei mari irreversibile, attenzione a Venezia»

Nella laguna veneta il fenomeno si somma a quello dello sprofondamento: Snpa e Ispra hanno comunicato alcuni dei risultati di un ampio monitoraggio sugli impatti dei cambiamenti climatici in Italia

Il caso di Venezia merita «particolare attenzione» in conseguenza dell'innalzamento del livello dei mari, un processo già in atto e non reversibile e che, nella laguna veneta, si somma a quello della subsidenza, ovvero lo sprofondamento del suolo: a ribadirlo è uno studio approfondito sul monitoraggio degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia elabrorato dal sistema delle Agenzie per la protezione dell'ambiente (Snpa) e dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), con altri istituti ed enti di ricerca.

Le variazioni del livello del mare, infatti, «costituiscono fonte di preoccupazione per le conseguenze sulle coste»: gli incrementi, dell'ordine di pochi millimetri l'anno (i valori medi del trend sono di circa 2,2 millimetri l'anno, con picchi di 3 mm nel Mare Adriatico), «sono continui e appaiono ad oggi irreversibili», come ricordato da Luca Mercalli, presidente della società meteorologica italiana e membro del consiglio scientifico di Ispra. A Venezia, segnala lo studio, «è presente un fenomeno combinato di eustatismo (innalzamento del livello del mare) e subsidenza (abbassamento del livello del terreno)»: nel lungo periodo (1872-2019) «il tasso di innalzamento del livello medio del mare si attesta sui 2,53 millimetri l'anno, valore più che raddoppiato a 5,34 considerando solo l'ultimo periodo 1993-2019».

Tutto questo costituisce una «minaccia molto importante», fa presente Giorgio Fontolan dell'università di Trieste: «Venezia è un caso emblematico - dice - perché ha perso 10-12 centimentri rispetto a territori più stabili, come ad esempio Trieste. La città si è trasformata repentinamente, nell'ultimo secolo si è registrato un annegamento di 30-35 centimetri che ha comportato la perdita di oltre il 50% delle barene. Le acque alte, che sono un normale fenomeno meteorologico, su un livello del mare più alto hanno avuto un effetto tangibile: negli ultimi 20 anni a Venezia abbiamo avuto 11 casi di inondazione su livelli supercritici di oltre 140 centimetri, rispetto a quanto avvenuto nel passato, ovvero 9 casi in 50 anni».
 

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