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Cronaca

Avm, Gasparinetti: «Subaffidamenti per 840 mila euro». L'azienda: «Percentuale prossima all'1%»

Il consigliere: «Con quei soldi si possono pagare lavoratori stagionali». Azienda e amministrazione: «Pronti a smentire speculazioni non veritiere e lesive dell’immagine del gruppo e dei suoi dipendenti»

In piena crisi del trasporto pubblico locale le polemiche continuano ad alimentare il dibattito pubblico e lo scontro politico. Dopo l'accesso agli atti annunciato dal consigliere comunale Marco Gasparinetti (TeA) è lui stesso a illustrare i primi risultati riguardo ai sub-affidamenti di servizi Avm e alla concessione comunale ad Alilaguna. «Vogliamo capire cosa stia succedendo nei mezzi pubblici di trasporto - commenta - Mezzi pieni, ritardi, corse saltate, disagi e code. Actv spende per sub-affidamenti ad Alilaguna e altre società, secondo un dato provvisorio, 840 mila euro. Quanti stagionali si potrebbero assumere con quesi soldi? E se si contano anche le guardie giurate andiamo sopra il milione di euro, senza un bando di affidamento pubblico. Il punto è perché dare in subaffidamento a privati linee e pezzi di linee quando con quei soldi si possono pagare lavoratori stagionali?».

I sub-affidamenti

Per il gruppo Avm e il Comune di Venezia, «il ricorso ai sub-affidamenti sui servizi aggiuntivi trova motivazione nella ridotta capacità dei mezzi fino al limite del 80% e fondamento giuridico nella normativa intervenuta per fronteggiare l’emergenza sanitaria in vigore fino alla fine del 2021. Avm ha chiesto al governo l’autorizzazione ad affidare questi servizi aggiuntivi in via diretta ai due operatori già presenti in laguna, che risultano essere gli unici ad avere i requisiti necessari per poter operare come vettori di Trasporto pubblico acqueo». Sulle quote dell'affidamento i numeri di Avm sono più bassi. «L’entità economica dei sub-affidamenti è stata stimata in 748.068 euro fino al 30 settembre 2021. Si tratta di un importo del tutto marginale rispetto al valore del contratto in house tra Avm e Comune che, per la sola navigazione, ammonta a oltre 44 milioni di corrispettivo. Il peso dei sub-affidamenti equivale a poco più di 3.860 ore moto su un totale di 447.000, di cui solo 360.000 contribuite dalla Regione. Si tratta in sostanza di una percentuale prossima al 1% in termini di produzione esternalizzata, ben al di sotto del limite del 20%, stabilito dal contratto di servizio». Gruppo Avm ed Amministrazione comunale si dicono perciò pronte a smentire, «fatti e dati alla mano, eventuali ulteriori speculazioni non veritiere e lesive dell’immagine dell’azienda e dei suoi dipendenti».

Il confronto provinciale

A livello regionale, il gruppo Avm e il bacino di Venezia si trovano, spiega l'azienda, in una posizione mediana (fonte Regione Veneto) rispetto a quanto predisposto dai principali vettori del trasporto pubblico in Veneto. Nell’ambito dei singoli ambiti provinciali vediamo punte di sub-affidamenti dei servizi aggiuntivi del 4,1% in provincia di Verona con Atv e del 3,2% in provincia di Vicenza con Svt (2,6% di chilometri sub-affidati per servizi aggiuntivi), contro una media inferiore al 2% in Città metropolitana di Venezia, con Avm Actv che vede una quota del 2,2% per servizi automobilistici e tranviari (inclusi i servizi aggiuntivi scolastici) e del 1,9% per i servizi di navigazione (inclusi i servizi aggiuntivi scolastici e quelli aggiuntivi emergenziali per picchi di domanda).

La denuncia

Gasparinetti punta il dito anche contro la linea Rosa di Alilaguna. In base alla concessione dovrebbe affettuare la connessione tra fondamenta San Giobbe e San Giuliano e viceversa. «Lo fa al costo di 10 euro per 10 minuti di tragitto, un euro al minuto - tuona il consigliere - Com' è stata autorizzata? I residenti segnalano che la fermata alla fine del rio di Cannaregio, in Baia del re, è "anomala" e non è indicata come fermata. Non ci sono orari e tariffe. Abbiamo chiesto al Comune il titolo che permette ad Alilaguna di operare quella fermata: la risposta è che non è autorizzata perché la concessione del 2019 del provveditore alle opere pubbliche riguardava la fermata in canale delle Sacche». A questo proposito la società avrebbe fatto capire che si tratta di una soluzione solo provvisoria. «È un tratto rischioso - prosegue Gasparinetti - su cui transitano barche da trasporto merci, remiere, trasporti pubblici, ecc. Per questo ho depositato una denuncia al comando della polizia locale di Venezia e alla capitaneria di porto, al provveditorato e alla procura. Nei documenti figura che il servizio deve essere fatto lungo il canale delle Sacche, se poi ci sono deroghe che non abbiamo ricevuto, sarebbe comunque una violazione dell'accesso agli atti. Ma se i documenti che giustificano quella linea sono quelli, indicano appunto canale delle Sacche e non Tre Archi (canale di Cannaregio)».

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