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Cronaca

Guillem, Leone d'oro alla carriera: "Lo dedico a Nureyev e a Paul Watson"

Cerimonia ufficiale di consegna oggi a Ca' Giustinan, nel corso dell'ottavo Festival Internazionale di Danza Contemporanea: protagonista superlativa, duttile e virtuosa

"Dedico il Leone d'oro a due persone: a Rudolf Nureyev, perché senza di lui non sarei qui, e a Paul Watson di Sea Sheperd perché la battaglia ecologica riguarda tutti noi". Lo ha detto Sylvie Guillem, ricevendo il Leone d'oro alla carriera per la danza, deciso dal consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia.

La cerimonia si è svolta nel corso dell’ottavo Festival Internazionale di Danza Contemporanea (8-24 giugno), nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinan, alla presenza del presidente della Biennale Paolo Baratta e del direttore del Settore Danza Ismael Ivo. Dopo una tournee che l'ha portata dall'Europa all'America, Sylvie Guillem arriva a Venezia e alla Biennale con il suo ultimo spettacolo, 6000 Miles Away, un trittico di pezzi che schiera le firme della coreografia contemporanea.

Nella motivazione per il Leone d'oro di Sylvie Guillem si dice, tra l'altro, che è "protagonista superlativa di tanti classici del balletto - dai capolavori ottocenteschi ai titoli più recenti - ma anche duttilissima interprete per i grandi della coreografia contemporanea che hanno composto pezzi espressamente per lei e su di lei".

In passato il riconoscimento alla carriera per la Danza era stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jiri Kylian (2008) e William Forsythe (2010).

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