Sindacati in trincea a difesa dell'Arpav: "Usiamo il buon senso"
Il 21 marzo assemblea generale dei dipendenti dell'agenzia ambientale a Vicenza. Attacco alla Regione, che vuole tagliare i trasferimenti del 20%
Sindacati sulle barricate per difendere l'Arpav, l'agenzia ambientale del Veneto, che potrebbe vedersi decurtato il bilancio del 20% dei trasferimenti dalla Giunta regionale.
Tempi di spending review, tempi di tagli ai bilanci. Ma le sigle dei lavoratori non ci stanno e sottolineano l'importanza dei servizi erogati dall'Arpav: "Sembra che la Regione voglia l'agenzia inefficace e immobile - accusa in una nota la Cgil - tutto ciò significa minori servizi e minore tutela per i cittadini". Un problema per la collettività secondo i rappresentanti dei lavoratori, che hanno indetto un'assemblea generale dei dipendenti nella sede Arpav di Vicenza il prossimo 21 marzo, perché i tecnici dell'agenzia ambientale controllano "acqua, aria, suolo, rifiuti, bonifiche, amianto, radioattività, rumore, campi elettromagnetici, sicurezza del territorio".
Ma, secondo la Cgil, "chi governa una delle regioni più industrializzate d’Europa sembra non rendersene conto: l'Arpav è considerata un costo e non una risorsa". In conclusione rimane l'interrogativo principale, che accomuna Cgil, Cisl, Uil e Rsu: "Perché non si vuole usare il buon senso?".
