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Cronaca

Venezia muore di acqua alta, ma si tagliano i finanziamenti per il Mose

Un emendamento alla proposta di legge sulla Stabilità prevederebbe la diminuzione di 100 milioni di euro delle risorse stanziate dal governo per la costruzione del sistema di dighe

Nemmeno l'alta marea record della scorsa domenica, quando sono stati toccati i 149 centimetri di acqua alta, è servita a sensibilizzare il governo sulla necessità di risorse di Venezia per fronteggiare le periodiche emergenze. Con un emendamento alla proposta di legge sulla Stabilità, infatti, sarebbe stato proposto un taglio di circa cento milioni di euro ai finanziamenti per la costruzione del Mose, il sistema di dighe mobili che dal 2016, fondi permettendo, potrà mettere al sicuro la città lagunare dal fenomeno dell'acqua alta. Una volta per tutte.

Così i trasferimenti nel 2013 potrebbero passare da 50 milioni di euro a 45 e nell'anno successivo da 400 a 305. Una mannaia pesante, per poi individuare finanziamenti da 400 milioni di euro sia per il 2015, sia per il 2016. Quando l'opera dovrebbe essere ultimata. Ciò si aggiunge al taglio dei finanziamenti per 553 milioni operato dal Cipe il 26 ottobre scorso. Anche se da più parti da Venezia si erano levate le richieste di costruire il Mose il prima possibile. I commercianti de centro storico, infatti, sono allo stremo.

Questa situazione si aggiunge alla richiesta di Ca' Farsetti di ottenere quei 50 milioni di euro promessi dal Comitatone per la Legge speciale da anni. Soldi che servirebbero per gli interventi di manutenzione urgenti per la città. Che non mancano.

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