Nuove direttive dalla Regione: chi ritorna dalla Francia meridionale dovrà fare il tampone
L'annuncio del presidente del Veneto Zaia nel corso del punto stampa odierno, a seguito del maxi focolaio scoppiato ad Agde, in Occitania
Di tutte le persone attualmente positive al coronavirus in Veneto ad essere interessate da sintomi sono solo il 2,06%; per parlare in numeri finiti, 135 su 6565. A snocciolare gli ultimi dati sui contagi da covid19 nella Regione è stato il presidente Luca Zaia, nel corso di un punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera.
Preoccupa il maxi focolaio in Occitania
Analizzando i casi, Zaia è tornato a sottolineare il peso dei rientri dalle vacanze nell'incidenza dei positivi in Veneto. «Dei nuovi positivi trovati a Treviso, per esempio, - ha detto - 35 rientrano dalla Croazia, e non si conoscono tra di loro». A preoccupare ora, però, è anche il grande focolaio scoppiato a Agde, in Occitania, dove ci sono strutture ricettive e di villeggiatura nelle quali si recano anche molti italiani. Per questo motivo il governatore ha annunciato che firmerà una nuova ordinanza (o circolare) che imporrà a tutte le persone che rietrano dall'Occitania (e più in generale dalla Francia meridionale) di sottoporsi al tampone, alla pari di tutti i vacanzieri che rientrano dagli altri Paesi a rischio: Croazia, Spagna, Malta e Grecia.
In quest'ottica, il governatore in mattinata si è incontrato in videoconferenza con i direttori delle Ulss venete per fare il punto sui punti di accesso rapido dove tutti i vacanzieri possono recarsi (dalle 7 alle 13, ogni giorno) per sottoporsi al test. L'obiettivo è quello di rafforzare la presenza nel territorio, per garantire un servizio ottimale per tutti coloro dovranno effettuare obbligatoriamente il controllo.