Entra nell'ufficio del dirigente della polizia locale di San Michele al Tagliamento Andrea Gallo e, con fare compiacente, gli offre una tangente bella e buona. Un "pensierino", l'ha chiamata lui. Un negoziante di nazionalità cinese di 37 anni è finito in manette per aver cercato in questo modo di ottenere un parere favorevole a una pratica di occupazione di suolo pubblico. Voleva avere la possibilità di allargare il plateatico davanti al proprio negozio di Bibione, in vista probabilmente dell'inizio della stagione estiva. Lo ha fatto nella maniera più sbagliata possibile. L'offerta indesiderata (500 euro in una busta) è arrivata martedì mattina, durante l'orario di ricevimento settimanale del comandante.

Il negoziante all'inizio ha cercato di insistere per ottenere un parere positivo alla propria domanda, cui precedemente l'amministrazione aveva opposto un netto rifiuto. Poi è passato al piano B, che gli è valso le manette. Il dirigente Gallo infatti ha subito arrestato il proprio interlocutore, chiedendo l'appoggio del personale presente nel comando. Per il 37enne quindi il trasferimento nel carcere di Pordenone in attesa delle decisioni della magistratura.

“In questo periodo si parla molto di trasparenza nella pubblica amministrazione – evidenzia il dirigente – e aver consegnato alla giustizia un cittadino che ha cercato di corrompere un pubblico funzionario è un segnale importante a tutta la cittadinanza, oltre al fatto che non si è fatto altro che applicare quello che prevede il codice penale”.

Soddisfatto anche il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto: “E’ un segnale importante – ha evidenziato – che come pubblica amministrazione abbiamo dato della nostra macchina amministrativa dove correttezza e trasparenza sono valori condivisi su cui puntiamo da sempre”.