Tassa di concessione governativa per i cellulari, Adico pronta al ricorso
Disponibile il modulo per chiedere la restituzione degli importi versati negli ultimi 3 anni. Garofolini: «Bisogna andare fino in fondo, con noi le condizioni per riuscirci»
Un modulo gratuito per i soci per chiedere all'Agenzia delle Entrate la restituzione della Tassa di concessione governativa pagata sia da privati che da aziende, insieme ai conti dei propri telefoni cellulari, negli ultimi 3 anni. E nel caso in cui il tentativo non andasse a buon fine, Adico Associazione Difesa Consumatori metterà a disposizione il proprio ufficio legale per assistere gli abbonati nell'impugnare il rigetto (o il silenzio dissenso) davanti alla Commissione tributaria provinciale competente. La battaglia per la restituzione della tassa (5,16 euro al mese per i privati, 12,91 euro per le utenze business) e per lo stop al pagamento futuro una volta per tutte, è insomma ancora in pieno svolgimento: e Adico è intenzionata ad andare fino in fondo, forte di precedenti decisioni delle Commissioni tributarie e anche di una vittoria personale: nel 2011 un socio ha ottenuto grazie al lavoro dei legali dell'Associazione l'annullamento dall'Agenzia delle Entrate di un avviso di accertamento da oltre 450 euro per mancato pagamento della tassa di concessione governativa, motivandolo con la “riscontrata inesistenza del presupposto impositivo”. Purtroppo però questa decisione non crea alcun automatismo: la legge infatti prevede che ciascun cittadino debba agire per tutelare la propria posizione. Ed è per questo che Adico torna all'attacco.