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Cronaca Jesolo

Tassa soggiorno a Jesolo, il sindaco: "Controlli della Finanza negli hotel"

Albergatori e Giunta comunale sempre più ai ferri corti: martedì il voto definitivo in municipio. I titolari delle strutture turistiche preparano autocertificazioni per i clienti che si oppongono

"L'obiezione fiscale non è contemplata dalla legge. Quindi qualsiasi forma di protesta assimilabile sarà punita con sanzioni e anche la detenzione. Negli hotel arriverà la Finanza". Un macigno su tutti gli albergatori del litorale, che speravano di poter smuovere le coscienze degli amministratori pubblici sull'abolizione della tassa di soggiorno. Ad affrontare la questione è ancora una volta la Giunta Zoggia del Comune di Jesolo, che non si era mai sottratta dalla polemica con gli imprenditori del turismo. In muicipio la questione sta arrivando al punto cruciale: martedì infatti ci sarà il voto finale sulla tariffa, che va da un euro al giorno per hotel a 4 stellle ai 25 centesimi dei camping meno titolati. Gli albergatori e le associazioni di categoria avevano dichiarato guerra fin da subito alla proposta ed erano partiti al contrattacco: "non verseremo alcuna tassa quest'anno", avrebbero detto, durante la riunione al palaArrex.

Così il sindaco Zoggia ha deciso di rilanciare: nessuna tassa versata? Arrivano i controlli della guardia di finanza. Ma il presidente degli albergatori jesolani, Massimiliano Schiavon crede sia un bluff: "Non ci sono certezze per cui l'albergatore che si rifiuta di pagare possa essere perseguito. E se anche un cliente si rifiutasse di cedere quelle decine di euro cosa succederebbe? Diventerebbe automaticamente un evasore?". Così sarebbero già stati predisposti alcuni moduli da firmare al momento del check-in in hotel: una sorta di autocertificazione in cui il cliente deciderà di firmare per opporsi al pagamento dell'obolo.

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