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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Jesolo / Via Altinate, 100

Tensione tra migranti alla Croce Rossa di Jesolo: profugo arrestato per resistenza

I problemi si sono registrati nel primo pomeriggio di martedì. Sul posto alcune volanti del commissariato, rimaste a lungo all'interno della base nel tentativo di riportare la calma

Preoccupazione nel primo pomeriggio di martedì nella base della Croce Rossa di Jesolo quando, per cause ancora in via di ricostruzione, alcuni richiedenti asilo della struttura (sono oltre un centinaio in queste settimane) se la sono presa tra di loro e con chi, come gli addetti che gestiscono la struttura, avrebbe cercato di fare da paciere. Sul posto, allertate, sono intervenute diverse auto del commissariato locale, nel tentativo di riportare la situazione alla normalità. Pare che la scintilla sia scoppiata al momento del pasto: alla base soprattutto il comportamento aggressivo di un migrante, che ha continuato con la propria condotta anche dopo l'intervento degli uomini in divisa. Tanto da rendersi necessario il suo trasferimento in commissariato. Al termine degli accertamenti è scattato l'arresto nei suoi confronti.

Tensione tra migranti alla Croce Rossa di Jesolo

LE FORZE DELL'ORDINE NELLA STRUTTURA - VIDEO

Nel frattempo sono iniziati già da qualche giorno i trasferimenti dei richiedenti asilo ospitati nell'ex base militare di Conetta. A fronte di un arrivo di 9 migranti, negli ultimi giorni alla spicciolata sono stati allontanati dalla struttura tra i 10 e i 12 richiedenti asilo. Ottemperando anche a quanto disposto dal nuovo prefetto di Venezia, Carlo Boffi. Lunedì il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, in una lettera aperta si è appellato agli uomini e alle donne dello Stato "per riportare la pace nella mia terra".

La questione profughi continua a tenere banco anche a livello internazionale. "A parole ora tutti d’accordo che bisogna chiudere la stalla, ma i buoi sono scappati, a cominciare da quasi 6 anni fa quando chi, come me e altri, ammoniva sui rischi di non affrontare con decisione il problema, veniva liquidato semplicemente come un rozzo razzista. L’Italia è stata lasciata sola con il suo buonismo ipocrita e con un mare di euro-chiacchiere - commenta il presidente della Regione, Luca Zaia - La Spagna respinge con la forza 800 immigrati a Ceuta, l’Austria manda blindati al Brennero, la Svizzera rafforza i confini con Lombardia e Piemonte. L’Italia non può più attendere un minuto. I porti vanno chiusi e vanno aperti campi di accoglienza in nordafrica dove riconoscere tutti, curare i malati, avviare in corridoi umanitari quei due migranti su dieci che statisticamente non sono di tipo economico e bloccare gli altri. Non ci sono alternative”.

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