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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Noale

Truffa con sms: il cliente va all'ufficio postale e sventa il tentativo

È successo ad un uomo di Noale, che fortunatamente si è accorto in tempo dell'inganno. Poste invita a fare attenzione

Un finto messaggio sul cellulare, il mittente è “posteinfo”: inizia così, qualche giorno fa, una truffa ai danni di un cittadino di Noale. Truffa fallita grazie ad uno scrupolo della vittima e all'intervento del personale dell'ufficio postale. Nel messaggio apparso sullo schermo dello smartphone c’è la richiesta di accedere ad un link: appena il signor Luigi (il nome è di fantasia) fa click, arriva la telefonata. L'interlocutore si qualifica come un operatore del “servizio antifrode di Poste Italiane”, con tanto di nome e numero di matricola, e mette in guardia il noalese da un tentativo in corso di rubargli denaro dal conto.

Il cliente, spaventato e impressionato dall’efficienza inscenata dai truffatori, sta per fare quanto gli viene chiesto: trasferire i suoi soldi su un altro conto, per metterli al sicuro dai malfattori. All’ultimo momento, però, il dubbio gli impone una verifica e decide di recarsi all'ufficio postale per chiedere delucidazioni.

È l’intuizione giusta: per tutto il percorso a piedi, da casa fino alle Poste, Luigi resta al telefono con i truffatori, che gli fanno pressione. Loro capiscono che il trucco non sta funzionando e alla fine, non appena Luigi entra in ufficio postale, interrompono la chiamata.

«Non è la prima volta che succede - spiega la vice-responsabile delle Poste noalesi, Laura Dori - Gli stessi sedicenti "antitruffa" avevano convinto una nostra cliente a venire allo sportello automatico e gli stavano facendo modificare i plafond della carta per poi fare qualche strana manovra. Me ne sono accorta io che passavo per caso vicino e l'ho fermata in tempo».

Una delle truffe più comuni colpisce chi vende piccoli oggetti su internet: il finto acquirente riesce a convincere il venditore ad andare allo sportello automatico per ricevere il denaro che concluderebbe l’acquisto. Ma il denaro, invece di arrivare, viene sottratto. Quasi come ipnotizzati, i venditori non si accorgono che stanno inviando soldi invece di riceverli, nonostante gli avvisi sullo schermo della sportello automatico.

«Dobbiamo tutti imparare un po’ di sana diffidenza - aggiunge il direttore delle Poste noalesi Claudio Ciancio - e, nel dubbio, fare come il nostro cliente: andare o chiamare l’ufficio postale. Perché i tentativi di truffa sono continui e variegati. Se vendiamo qualcosa online stiamo attenti a chi risponde troppo velocemente, forse ci stava aspettando», dice il direttore. «Più che ipnotizzare le loro vittime questi truffatori, a mio parere, le suggestionano: sono subito disponibilissimi a comprare e poi aggiungono "farai contento mio figlio, i nonni, i genitori”. Insomma, uno si sente doppiamente soddisfatto, conclude l’affare e fa pure una buona azione».

«Vediamo anche – conclude il direttore – che le vittime delle truffe non sono solo anziani, tecnologicamente più sprovveduti, ma anche studenti, persone di ogni età e titolo di studio, anche laureati».

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