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Cronaca Jesolo

Cercano di rubare dentro l'autobus, ma l'autista li blocca: identificati

Nella colluttazione con il conducente del mezzo turistico una dei due ladri ha perso la giacca, rivelatasi poi fondamentale per risalire alla coppia

Avevano cercato di rubare all’interno di un autobus turistico bosniaco ma la prontezza dell’autista ha permesso la loro individuazione e così per due giostrai pregiudicati sono scattate le denunce a piede libero.

NEL PARCHEGGIO - La vicenda ha avuto inizio lo scorso 18 ottobre, verso le 15, di fronte all’hotel Sofia di Jesolo dove il conducente di un bus appena giunto a destinazione, mentre faceva scendere il gruppo di studenti che trasportava, ha notato una Volkswagen Golf con a bordo un uomo e una donna, parcheggiata troppo vicino alla fiancata del suo mezzo. A quel punto, non volendo rischiare che l’auto intralciasse le sue manovre, l'uomo ha chiesto al conducente di spostarsi. L'automobilista ha risposto positivamente e ha spostato subito l'auto, ma la cosa era destinata a non finire lì.

L'AGGRESSIONE – Poiché sembrava ormai tutto risolto l'autusta dell'autobus ha continuato a svolgere i suoi compiti quando, mentre dall'esterno del mezzo chiudeva le ante portabagagli, ha notato un movimento sospetto tra i sedili del bus, vicino al cruscotto. L'uomo è quindi entrato a controllare e si è trovato davanti una donna, che ha prontamente bloccato afferrandola prima per le braccia e poi per il giubbotto, chiedendole in inglese cosa stesse facendo. La donna ha reagito dimenandosi e cercando di colpire l’autista per liberarsi dalla presa. Intanto le sue urla avevano attirato l’attenzione del complice che, munito di cric, si era quindi fiondato dentro l'autobus tentando di aggredire il conducente. Nel parapiglia, i due sono riusciti a darsi alla fuga ma nel tentativo di divincolarsi la donna ha perso il giubbotto, rimasto in mano all’autista che le tratteneva il braccio. E proprio quella giacca si è rivelata elemento determinante per gli investigatori per risalire agli autori del fatto.

IDENTIFICATI - Partendo, infatti, dalla targa del veicolo indicata dal conducente del bus, si è risaliti, ai due effettivi utilizzatori del veicolo. Sulla base dei nominativi, e scoprendo che quello della donna coincideva con quanto scritto in un biglietto d’invito a presentarsi emesso dai carabinieri di Padova e trovato in una tasca del giubbotto, è stato possibile individuare i due, entrambi con precedenti di polizia, acquisirne le foto segnaletiche e sottoporle al conducente dell’autobus che li ha con sicurezza riconosciuti, permettendo che a loro carico venisse formalizzato dai poliziotti un atto di denuncia a piede libero.

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