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Cronaca

Le due scosse di terremoto in Italia centrale: il sisma percepito anche a Venezia VD

Segnalazioni da tutta la provincia mercoledì sera. Numerose le telefonate ai vigili del fuoco, non si segnalano danni. Soprattutto la seconda scossa ha destato molta preoccupazione

Due fortissime scosse di terremoto hanno fatto tremare l'Italia centrale: la prima alle 19.10, poi una ancora più forte di 5.9 gradi richter tra Perugia e Macerata. L'ultimo sisma è stato avvertito distintamente anche nel Veneziano, tant'è vero che i vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate nei minuti successivi. Si segnalano chiamate da ogni parte della provincia. Ai piani più alti dei palazzi di Mestre e Venezia i lampadari sono oscillati, mentre tutti si sono riversati sui social network per capire cosa fosse accaduto. Segnalazioni da Chioggia, Pramaggiore, Dolo, Mirano, da tutte le altre province venete. A Olmo di Martellago e Musile di Piave sono scattati degli allarmi anti intrusione dotati di sistema nebbiogeno. Per questo c'è stata preoccupazione tra i residenti.

GLI AGGIORNAMENTI SUL TERREMOTO IN CENTRO ITALIA (TODAY.IT)

LA SCOSSA VICINO VENEZIA (MATTEO CHINELLATO-YOUTUBE)

Secondo la centrale operativa dei vigili del fuoco nella nostra provincia non si sarebbero registrati danni, anche perché si è a centinaia di chilometri dai due epicentri delle scosse. In Italia centrale lo scenario è molto diverso: case completamente distrutte. Il sindaco di Ussita, in provincia di Macerata, uno dei paesi maggiormente colpiti, ha parlato a SkyTg24 di uno "scenario apocalittico". 

Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera dopo la prima scossa (la meno forte) ha riferito che l'intero paese è rimasto senza corrente. "Sicuramente ci sono stati dei crolli ma non riusciamo a renderci conto di nulla - ha riferito il primo cittadino raggiunto telefonicamente da SkyTg 24 - in più sulle zone colpite dal sisma è in corso violento temporale". In serata è prevista una conferenza stampa del capo della protezione civile, Fabrizio Curcio. Sono migliaia le persone che trascorreranno la serata all'aperto, lontano dalle proprie abitazioni.

VIDEO DI SILVANA R. DA SAN DONA' (FACEBOOK)

Due mesi fa un sisma devastante radeva al suolo Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, i tre paesi a cavallo tra Lazio e Marche più colpiti dal terremoto di magnitudo 6.0 del 24 agosto, registrato alle 3:36 del mattino. Il bilancio è stato di 298 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Il governo ha stimato i danni in 4 miliardi di euro. 

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COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO? C'è un vademecum stilato dalla Croce Rossa Italiana. Se ci si trova in un luogo chiuso bisogna "cercare riparo nel vano di una porta" inserita in un muro portante o sotto una trave che può proteggere da eventuali crolli. Altrimenti occorre ripararsi "sotto un tavolo" perchè "è pericoloso stare vicino a mobili, oggetti e vetri che potrebbero cadere". Non bisogna assolutamente precipitarsi verso le scale o l'ascensore perchè "talvolta le scale sono la parte più debole dell'edificio" e l'ascensore "potrebbe bloccarsi". Utile, poi, è tenere "una cassetta di primo soccorso" e assicurarsi che "ogni componente della famiglia sappia dov'è riposta".

Se ci si trova in un luogo aperto, bisogna allontanarsi da costruzioni e linee elettriche, stare lontano da impianti industriali. Occorre, inoltre, tenersi a distanza "dai margini dei laghi e delle spiagge marine" perchè si possono verificare "onde di tsunami". Poi "bisogna raggiungere le aree di attesa individuate dal piano d'emergenza comunale". Evitare di usare il telefono e l'automobile perchè "è necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi". Infine, se si è in auto, non bisogna sostare "in prossimità di ponti, terreni franosi o spiagge".

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