Terrorismo, arrestato 25enne membro di una cellula dell'Isis
In manette un giovane di nazionalità tunisina colpito da mandato di cattura internazionale
La digos di Venezia e Gorizia, coordinata dalla direzione centrale della polizia di prevenzione, ha arrestato un 25enne tunisino, raggiunto da un mandato di cattura internazionale ai fini estradizionali emesso dal Tribunale di Tunisi per partecipazione ad associazione terroristica e atti di terrorismo. Si rtiene che il giovane facesse parte di una cellula dell'Isis.
Il giovane è stato arrestato mentre si trovava al Cpr (centro di permanenza per il rimpatrio) di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia. Lo straniero era collocato da oltre un mese nel Cpr friulano, in attesa di essere espulso, in quanto rintracciato sul nostro territorio all’indomani della diffusione, da parte dell'Interpol, del suo nominativo quale sospetto membro dell’Isis intenzionato a raggiungere altri Paesi Europei passando per l’Italia. Il comparto intelligence, interessato al riguardo, aveva peraltro confermato la sua appartenenza ad una cellula di Daesh attiva in Tunisia, impegnata in progettualità ostili da compiere con ordigni esplosivi.
Parlando con l'Ansa, il questore Paolo Gropuzzo ha spiegato: «Il soggetto era ospitato al Cpr in attesa di essere coattivamente fatto rimpatriare alla sua originaria destinazione. Era una sorta di "congelamento" in una situazione che gli imponeva di non potersi muovere liberamente». Successivamente, secondo quanto riferito da Gropuzzo, è giunta dalla Tunisia la richiesta di cattura internazionale. «L'uomo - chiarisce Gropuzzo - era costantemente attenzionato e trattenuto in modo che non potesse essere minimamente pericoloso».
Al rintraccio del tunisino in Italia si era giunti all’esito di un'indagine che, ricostruendo l’itinerario seguito dopo la sua partenza dalla Tunisia, aveva consentito di individuarlo nella provincia di Venezia, località raggiunta dopo essere sbarcato a Lampedusa il 16 settembre scorso con un nome diverso. Dopo la convalida dell’arresto da parte della procura generale presso la Corte di Appello di Trieste, lo straniero è ora in attesa della decisione sull’estradizione.
