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Cronaca

Terza dose, risposta bassa: Ulss 3 prepara sms, lettere e "scalda" il vaporetto

C'è ampia disponibilità di vaccino, ma le percentuali di chi si è sottoposto al "booster" negli over 60 non è soddisfacente. Contato: «La vaccinazione unica strada per un inverno tranquillo»

Non decolla la terza dose di vaccino anti Covid negli over 60 e il direttore generale dell'Ulss 3, Edgardo Contato, lancia l'appello: «È fondamentale. - ha riferito oggi in conferenza stampa - Finché non avremo certezze ulteriori, la cosa da fare è quella di effettuare l'ulteriore somministrazione, è l'unica strada che possiamo percorrere per avere un inverno tranquillo. E oltre al vaccino anti Covid, c'è anche quello antinfluenzale, la cui importanza non va sottovalutata». Il monito è indirizzato in particolar modo ai figli dei più anziani, affinché li aiutino a fissare il proprio appuntamento - ce ne sono circa 10mila disponibili - nel portale di prenotazione unico della Regione.

I dati sono chiari: della platea di over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale almeno 6 mesi fa, e che quindi sono eleggibili per la dose booster, solo il 38,86% ha ricevuto il secondo richiamo o si è prenotato; il dato cresce, ma non di molto, per le altre fasce d'età: gli over 70 sono coperti al 39,27%, mentre i sessantenni al 44,26%.

L'azienda ha già previsto due iniziative per sollecitare la platea più anziana alla vaccinazione di richiamo. Sarà inviato a tutti un sms, con il quale si spiegherà che la terza dose è accessibile e che si possono prenotare sul portale, rivolgere ai medici di base o recarsi in libero accesso presso i Cvp (Centro vaccinale per la popolazione); in seconda istanza sarà mandata anche una lettera. Nelle prossime settimane saranno sciolti gli ormeggi anche al vaporetto vaccinale: «Stiamo programmando dei passaggi specifici sulle isole, - ha aggiunto Contato - faremo il Lido, Pellestrina e Burano, ma appena ci sarà un nucleo di persone eleggibile sufficiente, sia con prenotazione sia ad accesso diretto. Il vaporetto ha l'effetto di raccogliere persone in luoghi disagiati e far capire che l'iniziativa è ricominciata».

Intanto ci sono novità sul fronte dei vaccini non autorizzati da Ema e sistema sanitario: chi si è sottoposto alla somministrazione di Sputnik e Sinovac potrà richiedere la terza dose ed entrare in possesso di Green pass. La platea di persone interessate è formata in particolar modo da badanti e lavoratori provenienti dall'est Europa, ma anche da giovani in Italia per motivi di studio. «Chi non si è ancora sottoposto alla seconda dose, - ha spiegato il direttore della Prevenzione dell'azienda sanitaria, Luca Sbrogiò - dovrà sottoporsi al ciclo completo, così come chi ha ricevuto la seconda dose da più di 180 giorni».

Sanitari "no vax"

Per quanto riguarda i sanitari "no vax", Ulss 3 ha accertato che allo stato attuale, 896 non possono operare perché non in regola con la vaccinazione obbligatoria. Si tratta perlopiù di Oss, infermieri e tecnici di laboratorio, che operano nella sanità pubblica e privata convenzionata. Di questi, 290 sono dipendenti diretti dell'azienda sanitaria "Serenissima": 180 sono stati già sospesi, per gli altri, invece, il provvedimento è "in fieri" o in stato di valutazione da parte della commissione preposta».

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