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Cronaca

Un terzo pusher in carcere al termine di una lunga operazione antidroga della polizia locale

È un 27enne, complice di altri due che erano già stati arrestati tra il 2017 e il 2018. Gli agenti avevano sequestrato 13 chili di marijuana in zona Bissuola

Una terza persona è stata portata in carcere nell'ambito dell'operazione "Napoleon" della polizia locale di Venezia, effettuata tra il 2017 e il 2018. Si tratta di un 27enne nigeriano accusato di spaccio di droga, che negli ultimi anni si era rifugiato in Germania e che a inizio novembre 2020 è stato rimandato in Italia. L'operazione riguardava in tutto tre spacciatori che, all'epoca, erano stati identificati in due diverse attività: in tutto, con l'aiuto dei cani antidroga, gli agenti avevano sequestrato 13 chili di marijuana.

Le due operazioni in zona Bissuola

Il primo sequestro era avvenuto il 18 agosto 2017 al parco Albanese di Mestre, circa nove chili di marijuana nascosti dentro a delle buche nel terreno. L'analisi dei sacchetti ha permesso di individuare delle impronte digitali che erano risultate appartenere ad un 18enne nigeriano.

Un anno dopo, nel luglio 2018, sempre in zona Bissuola, le pattuglie hanno trovato altri sedici sacchi contenenti altri quattro chili di marijuana. Anche qui c'erano delle impronte: appartenevano sia al pusher già arrestato in precedenza, sia ad un altro, un ventunenne connazionale. A quel punto entrambi gli spacciatori sono stati raggiunti da ordine di carcerazione.

Il terzo complice

La prosecuzione delle indagini ha rivelato la presenza di un terzo complice, ovvero il 27enne che è stato rintracciato in queste settimane. Nei suoi confronti l'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa più tardi, ad aprile 2019, quando ormai l'uomo era fuggito all'estero: prima in Svizzera, poi in Austria e infine in Germania. Ad aprile 2020 la polizia locale di Venezia ha preso contatto con la polizia tedesca, che ha rintracciato il 27enne nella zona di Norimberga. Non c'è stato bisogno di un mandato di arresto europeo, perché le autorità tedesche, a novembre 2020, hanno rigettato la richiesta di asilo del 27enne e lo hanno rimandato in Italia, come stabilito dalla convenzione di Dublino. Il 5 novembre l'uomo è stato bloccato all’atterraggio e portato in carcere a Roma. Nelle prossime ore, infine, verrà trasferito al penitenziario di Venezia.

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