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Cronaca

«Il virus è mutato, il test per gli anticorpi non è più significativo»

Lo hanno spiegato i ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, nel corso del punto stampa odierno del presidente del Veneto, Luca Zaia

Il test sierologico per la conta degli anticorpi anti-Covid non ha più lo stesso valore di un tempo. A sostenerlo sono stati i ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, nel corso del punto stampa di oggi del presidente della Regione, Luca Zaia.

«Il test sierologico nell'arco di due mesi, da marzo a maggio 2020, ha visto 250 approvazioni: quindi c'è di tutto e di più. - ha spiegato il ricercatore Francesco Bonfante - Ci sono i test altamente specifici e in grado di dare un dato simile a quello che diamo noi e tutti quelli che sono meramente un sì o no, ovvero sei hai anticorpi o non li hai».

In più, Omicron ha modificato lo scenario: «Se questo era vero prima della nuova variante - ha aggiunto - adesso per avere un'idea prudenziale non ci sono test sierologici disponibili in grado di dare un correlato del livello di protezione». Questo perché «il virus è mutato profondamente e i test sono ormai basati sul virus di due anni fa. Quindi basarsi su una forte positività anticorpale con il migliore dei test sierologici in commercio adesso è inutile. Lo posso dire senza tante remore».

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