Camponogara, si vota sul testamento biologico. I parroci non ci stanno
Martedì in Consiglio comunale la proposta sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento apoggiata da Radicali e associazione Luca Coscioni. I parroci: "Solo il Parlamento può legiferare in materia"
Sarà votata in Consiglio comunale martedì prossimo la delibera sul testamento biologico che non mancherà di creare discussioni a Camponogara. Come accade da tempo, la battaglia è tra il Comune e la Curia: fra qualche giorno, infatti, il sindaco Giampietro Menin avrà il mandato di istituire un regolamento per il registro sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat). A velare di mistero l'operazione sarebbe stato un incontro privato tra il sindaco e i parroci di Camponogara, dal quale sarebbe emerso che nessuno avrebbe ostacolato la proposta appoggiata dai Radicali, la Cgil e le associazioni Luca Coscioni e Auser. Come riporta La Nuova di Venezia, i preti del comune veneziano avrebbero, messi al corrente dal sindaco, "solamente preso atto" della volontà di portare in Consiglio una proposta per discutere sull'accanimento terapeutico e l'eutanasia.
Nessun parere sarebbe stato quindi espresso. Diversamente da quanto avrebbero fatto gli stessi parroci se la discussione si fosse spostata sui veri e propri presupposti del registro Dat. Secondo la Curia solo il Parlamento avrebbe voce in capitolo sulla legislazione in materia di testamento biologico. "Non rientrerebbe nelle prerogative del Comune" avrebbero spiegato, e quindi "non saremo certo d'accordo se si cercassero di istituire le Dichiarazioni di fine vita". Un altro nodo da sciogliere, entro martedì, per il sindaco Menin.