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Cronaca Jesolo / Via Danimarca

Armato di coltello e ubriaco sul tetto di casa: tre ore di trattativa, alla fine si butta. È grave

Intervento dei carabinieri mercoledì mattina per uno scalmanato a Jesolo lido. Avrebbe minacciato e aggredito moglie e cognata prima di salire in cima all'abitazione

Tre ore di follia, alla fine si è buttato giù. Trambusto a Jesolo Lido a causa di un uomo fuori controllo che verso le 11 di mercoledì è salito sul tetto della palazzina a due piani in cui abita, a circa 10 metri da terra, urlando e minacciando le persone sottostanti. Con sé aveva un coltello. La situazione di stallo è durata circa fino alle 14, quando l'uomo, un 41enne algerino, si è lanciato nel vuoto, schiantandosi al suolo. Soccorso in condizioni gravissime dai sanitari del 118, è stato trasportato all'ospedale di Jesolo e poi in elicottero all'Angelo di Mestre. È alle prese con diversi traumi e fratture, in lotta tra la vita e la morte.

L'intervento

Fin dalla mattina sul posto, in via Danimarca, non distante da piazza Milano, sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri. A lanciare l'allarme sono state la moglie del 41enne, italiana, e la sorella di lei, dopo essersi allontanate dalla furia dell'uomo. Alle forze dell'ordine hanno raccontato di essere state oggetto di violenza sessuale da parte dello scalmanato. Sicuramente c'era stato un violento litigio e le donne erano state aggredite fisicamente. Gli uomini in divisa hanno tentato di riportare il soggetto alla calma, ma lui non ha voluto saperne di ragionare. Inizialmente si trovava sul terrazzo di casa, continuava a bere e urlava di essere innocente e di non voler essere arrestato. Poi si è portato sul tetto.

Le trattative

A nulla sono valsi i tentativi dei carabinieri, che cercavano di farlo scendere. È stato fatto arrivare un mediatore specializzato in casi del genere, tutto inutile: il 41enne non si è calmato, anzi. Ha continuato a resistere e a bere, lanciando giù alcune tegole. Minacciando di buttarsi. L'area sottostante è stata tenuta sgombra, passanti e curiosi sono stati tenuti a distanza di sicurezza per evitare le conseguenze di eventuali gesti inconsulti e pericolosi. Presenti anche i mezzi dei vigili del fuoco, pronti con l'autoscala, e quelli sanitari del 118.

Il tentato suicidio

Alla fine l'ha fatto. L'uomo si è lanciato, un volo di una decina di metri, fracassandosi in un parcheggio adiacente alla palazzina. Subito soccorso dagli operatori e trasportato in direzione dell'ospedale. Al pronto soccorso, in stato di choc, sono finite anche le due donne, entrambe più grandi di una decina d'anni rispetto all'uomo. La moglie ha riportato una frattura, ne avrà per 30 giorni. Sono in corso le indagini dei carabinieri per fare piena luce sull'accaduto. A carico del 41enne, che si trova in prognosi riservata, si prospettano i reati di resistenza a pubblico ufficiale, violenza domestica e lesioni. Oltre alla violenza sessuale, nel caso in cui il racconto delle donne fosse confermato.

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