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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Anticipo del Tfr, la lettera: "92 famiglie per strada, ma non vendiamo la nostra dignità"

L'amministrazione veneziana ha proposto l'anticipo della liquidazione ai lavoratori rimasti a casa. Una ex precaria si sfoga: "Vogliono concederci la carità sotto ricatto"

Il Tfr anticipato? Per qualcuno è solo un'offesa. Commenta con amarezza una ex dipendente precaria del Comune di Venezia la proposta dell'amministrazione di elargire da subito la liquidazione a chi, però, non abbia un contenzioso in atto con Ca' Farsetti: "Ho messo impegno e mesi di tempo, assieme ad altre colleghe, per chiedere questo aiuto economico - scrive - Ma ieri si è deliberata la nostra offesa".

La ex dipendente precisa di non aver mai pensato di procedere con una causa legale contro il Comune: "Con che faccia avrei potuto? Ferita ed umiliata continuamente da chi rappresenta questo ente. Danno da sfruttamento di lavoro, offesa della dignità personale, danno d'immagine. Non riusciamo a trovare lavoro perchè non ci credono che una pubblica amministrazione ci abbia sbattuto su una strada senza motivo". E poi il problema dell'età: "Siamo in tanti fra i 50 e 60 anni che, vulnerabili e non ricollocabili. Persone con disabilità del 90%, altre che la disabilità ce l'hanno in famiglia. Siamo emarginati, non avendo più indipendenza economica, vita sociale inestistente. Tutto per una presa di posizione dell'ente mai chiarita ed ancora senza risposta".

In tutto, secondo la lettera, sono 92 le famiglie finite sulla strada. "E adesso - conclude la donna - ci credono tanto disperati da concederci carità sotto ricatto. Non abbasso la testa davanti all'umiliazione. Si tengano i loro soldi, la mia dignità non la regalo a nessuno".

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