Thetis: "Quadro positivo, attendiamo l'ufficialità per i lavoratori. Una dura battaglia"
Soddisfazione della Filctem Cgil dopo la decisione del consiglio di amministrazione di revocare i licenziamenti: "Salvata risorsa ingegneristica preziosa per la città"
"Una risorsa ingegneristica preziosa, di cui la città di Venezia non avrebbe potuto fare a meno". Ha commentato così la vicenda Thetis, il sindacalista Davide Camuccio della Filctem Cgil, esprimendo soddisfazione, dopo la decisione del consiglio di amministrazione, di ritirare 45 licenziamenti, e di approvare il piano industriale 2018-2020. "Il coronamento di un faticoso lavoro svolto da quasi un anno".
Ufficialità
"Per una questione di pragmatismo - scrive Camuccio - attendiamo l’ufficialità sul ritiro della procedura di licenziamento e la presentazione, la prossima settimana, all’assemblea dei soci, del piano industriale. I lavoratori, i delegati sindacali, insieme con la Filctem Cgil, si sono sempre battuti per respingere l’idea che la Thetis fosse un’azienda decotta, sostenendone l'eccellenza, l'utilità e la strategicità per il territorio Veneziano". La Filctem ha espresso soddisfazione anche per il lavoro svolto dalla Regione e dal Comune, per arrivare al risultato.
Passo dopo passo
"Abbiamo sempre sostenuto che la crisi di Thetis era di sistema - afferma Camuccio - e non derivante da inefficenze interne e esterne di settore. Insieme con i funzionari della Regione, attraverso il tavolo di crisi regionale, siamo riusciti a trovare le soluzioni giuste per ridare fiato alle attività ingegneristiche. Ora servirà dare continuità al lavoro svolto, attraverso un continuo confronto fra sindacato a azienda per cogliere ogni opportunità che consolidi il rilancio.
Nelle prossime ore auspichiamo che ci siano comunicazioni ufficiali - e conclude -: poco alla volta siamo riusciti a sensibilizzare e trovare l’aiuto delle istituzioni locali, per poi discutere per trovare soluzioni con i commissari del Consorzio Venezia Nuova, il provveditore alle opere pubbliche (ex magistrato alle acque), e il ministero delle Infrastrutture".