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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marcon

Demoliscono la tomba senza avvisare, Veritas risarcisce i parenti

Dopo una denuncia ai carabinieri e un'azione legale portata avanti da Adico, arrivano finalmente i rimborsi per danni morali e materiali

Si è concluso con un risarcimento da parte di Veritas per danni morali e materiali il caso della famiglia di Mestre che si era rivolta all'Adico, Associazione Difesa Consumatori, per contestare l'abbattimento senza alcun preavviso della tomba della nonna tumulata al cimitero di Dese.

LA VICENDA - I fatti risalgono al 2009 quando la famiglia era stata convocata dall'ufficio cimiteriale di Mestre per autorizzare la cremazione della salma della nonna paterna. In quel momento le era anche stata comunicata la data della demolizione della tomba, in modo che i parenti avessero potuto recuperare gli oggetti personali annessi alla sepoltura, come marmi, croci, fotografia e, nel caso specifico, una statua di un certo valore fatta realizzare apposta dalla famiglia. “Scadenza che però – spiega Adico in una nota - non è stata rispettata, e senza alcuna spiegazione. La tomba infatti era stata abbattuta senza che la famiglia ne fosse a conoscenza”. Dopo aver perfino sporto denuncia ai carabinieri, la famiglia si era rivolta allo staff legale dell'Adico che aveva prontamente deciso di chiedere un risarcimento per danni morali e materiali a Veritas in considerazione “sia del mancato preavviso sia del valore, non solo affettivo, degli oggetti distrutti”.

LA CONCLUSIONE - 
Ora la delicata vicenda si è chiusa con l'avvio, da parte di Veritas, dell'iter per il risarcimento: “Siamo soddisfatti per questa risoluzione – commenta il presidente dell'Adico, Carlo Garofolini – è giusto che la famiglia abbia finalmente ricevuto un riconoscimento del danno, anche morale, patito a fronte di un servizio decisamente poco attento”.

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