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Cronaca Spinea

Il topo con le patatine? Consulenti convinti: "E' stato un sabotaggio"

Prosegue il processo per il fatto del 2012, sentenza il 3 prossimo giugno. Coinvolta una ditta del Padovano, una ragazza di Spinea finì in ospedale

“Il topolino nelle patatine? Una mirata opera di sabotaggio”. A sostenerlo sono i consulenti di accusa e difesa al processo per l’inquietante scoperta di un roditore dentro un sacchetto appena acquistato da una ragazza di Spinea. L’episodio risale al maggio del 2012, il topo era lungo cinque centimetri e la giovane era finita in ospedale dopo aver accusato un malore. Nel polverone è finita immediatamente la ditta del Padovano responsabile di quel confezionamento: come riporta la stampa locale, ora la storia si arricchisce di un nuovo capitolo.

Per questa brutta storia finirono indagati l’amministratore della società e il responsabile del controllo dei prodotti messi in commercio. I due sono convinti di poterne uscire indenni, sostengono da tempo che quel topolino non può esser stato in nessun modo cotto assieme alle patatine. Un test ha dimostrato che l’animale sarebbe stato cotto per almeno mezz’ora, un tempo decisamente più lungo rispetto a quello delle patate.

Cosa può essere successo, dunque? Secondo l’azienda il roditore sarebbe finito nella busta delle patate durante le operazioni di confezionamento, e a questo punto si tratterebbe di un gesto preparato ad hoc da parte di qualcuno. In che modo e con quale scopo, è tutto da decifrare. Intanto per il 3 giugno è attesa la sentenza.

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