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Cronaca

L'agricoltura in ginocchio dopo il tornado: "Costretti a chiudere"

Coldiretti: "Nelle zone colpite gli agricoltori hanno perso il 100% della produzione". Intanto si fa avanti la federazione degli ingegneri del Veneto

C'è un'altra realtà, dietro le abitazioni e gli esercizi commerciali andati distrutti con il tornado che l'8 luglio si è abbattuto sulla Riviera del Brenta, e non è meno drammatica. È quella delle attività agricole presenti nelle aree coplite, completamente devastate anch'esse, con una conta dei danni ancora in corso. Il grido d'allarme arriva dal presidente di Coldiretti Venezia, Iacopo Giraldo, che martedì insieme al direttore Roberto Rampazzo ha visitato le realtà dei propri associati trovandosi di fronte ad un vero e proprio disastro.

"Le aziende agricole, circa una trentina, hanno perso il 100% della produzione - spiega la Coldiretti - i vigneti sono stati completamente rasi al suolo, stalle scoperchiate, capannoni divelti con macchinari accartocciati su se stessi. Alcune aziende saranno costrette a chiudere l’attività". Coldiretti si sta coordinando con la Regione per censire gli ingenti danni e sta chiedendo di predisporre delle misure speciali a sostegno delle aziende messe in ginocchio dalla violenza inaudita della tromba d’aria. "I nostri associati - aggiungono i coltivatori - fin da subito si sono mobilitati per aiutare i civili in difficoltà e a mettere in sicurezza strade e abitazioni, mettendo a disposizione la professionalità e le attrezzature. Altre aziende agricole hanno donato anche generi alimentari, un segno di solidarietà verso chi in un istante si è visto portare via ogni certezza".

Per rispondere a questa e ad altre necessità si è fatta sentire la FOIV, federazione ordini ingegneri Veneto: la proposta degli ingegneri è di mettere a disposizione gratuitamente un pool di professionisti per seguire le delicate fasi del conteggio dei danni e della ricostruzione, tramite consulenza tecnica e amministrativa. "Il nostro obiettivo – spiega Gian Pietro Napol, presidente FOIV – è quello di creare un pool tecnico di professionisti volontari, che aiuti a quantificare i danni e assista la popolazione nella compilazione delle schede di stima da parte dei privati". La FOIV lavorerà a stretto contatto con la protezione civile, con gli uffici amministrativi preposti dei comuni della Riviera del Brenta, e a disposizione delle popolazioni colpite.

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