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Cronaca Canal Grande

Riordino del traffico acqueo, la linea 1 e la 2 verranno unificate?

Tra i 26 punti elencati dal Comune per riorganizzare il Canal Grande appare anche un accenno al ripensamento delle due principalei linee cittadine

Dopo l'incidente a Rialto costato la vita ad un turista tedesco, si continua a discutere delle possibili soluzioni per il Canal Grande. Lunedì il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore alla Mobilità Ugo Bergamo hanno presentato il loro piano in 26 punti per “rivoluzionare” la principale via acquea del centro storico, tra fasce orarie e presidi fissi dei vigili. Ad un giorno di distanza cominciano ad arrivare le prime polemiche, in special modo per quanto riguarda i mezzi Actv e il loro destino.

IL COMUNE RIVOLUZIONE IL CANAL GRANDE

LE NOVITÀ – Nel progetto del Comune sono previsti nuovi pontili per Vaporetto dell'Arte e Alilaguna, spostamenti per gli approdi di taxi e gondole o per gli stessi imbarcaderi Actv e persino esperimenti con eliche prodiere e telecamere posteriori per migliorare la manovrabilità dei pesanti mezzi pubblici lagunari. Ma oltre a questi primi provvedimenti uno dei punti fondamentali indicati da Ca' Farsetti è il riordino delle linee 1 e 2, ripensando ad orari e tratte. Nel testo presentato dal sindaco l'ipotesi è ancora definita solo in maniera vaga, ma in tanti hanno interpretato quelle poche parole in una sola maniera: le due linee cittadine potrebbero venire accorpate in un'unica “giracittà”.

LA DENUNCIA DI REATO: "TROPPI VAPORETTI A RIALTO"

LE PROTESTE – Tanto è bastato a sindacati e lavoratori per disotterrare l'ascia di guerra. La Fit Cgil alza la voce e, dalle pagine della Nuova venezia, spiega come l'intento di Ca' Farsetti sia quello di unire in un’unica linea le attuali 1 e 2, a partire dall’orario invernale, il 4 novembre, con un mezzo ogni 6 minuti, che faccia tutte le fermate, evitando sovrapposizioni. Questo però, spiegano i sindacati, significherebbe barche più cariche e due corse in meno all'ora. L'ipotesi diventa quindi meno gradita e i rappresentanti dei lavoratori alzano già gli scudi: non ci devono essere ripercussioni per i dipendenti Actv. Intanto si prepara il riassetto dei pontili: a Rialto saranno gondole e motoscafi a spostarsi di qualche decina di metri; alla stazione toccherà ad Actv lasciare il pontile “bar Roma” per far spazio ai taxi; a San Zaccaria sarà sempre l’approdo Actv a cedere terreno alle gondole del Danieli. Anche qui esplodono le proteste: dove posizionare quello che resta il principale servizio di trasporto pubblico cittadino?

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