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Cronaca

Con il Corpus Domini austriaci e tedeschi si fiondano in Italia: code

Dopo la giornata infernale di mercoledì, il giorno seguente continuano i rallentamenti in A4 e ai caselli di Latisana, San Donà e San Stino

La festività del Corpus Domini, particolarmente sentita e festeggiata in Austria e Germania, rappresenta per i turisti d’oltre confine la prima occasione di vacanza estiva, che di solito passano "al Sud". Tra Italia e Paesi slavi. Il traffico, dunque, dopo la giornata da incubo di mercoledì, giovedì ne ha comunque risentito. Niente a che vedere con le code e gli ingorghi precedenti, dovuti principalmente a una serie di incidenti fra mezzi pesanti causati prevalentemente dal mancato rispetto della distanza di sicurezza da parte di chi guida, ma l’intensità del traffico è molto sostenuta e i rallentamenti sono frequenti in A4.

Si tratta di traffico soprattutto turistico che si somma a quello commerciale, tant’è che i caselli dai quali si raggiungono le destinazioni balneari (Latisana, San Donà di Piave e San Stino) sono quelli dove si concentra il flusso in uscita. Tutta la mattinata è stata contraddistinta da traffico intensissimo: nelle prime ore del mattino in ingresso in A23 a Tarvisio c’erano già circa 3 chilometri di coda in direzione Venezia e rallentamenti a macchia di leopardo lungo tutto l’asse autostradale.

A mezzogiorno si registravano code in uscita al casello di Latisana e San Donà di Piave (in A4) e forti rallentamenti fra San Giorgio e Latisana, in direzione Venezia. Code a tratti anche in A23, tra Udine Nord e il nodo di Palmanova.

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