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Cronaca

Tram: manca la documentazione, i tecnici del ministero se ne vanno

La commissione dell'Ustif venerdì era in laguna per esaminare la tratta fino a Venezia. Ma senza le carte dell'Ati è rimasto tutto bloccato

"Siamo molto delusi per questo atteggiamento dell'Ati. Un danno non da poco, perché qui ci sono trentamila persone al giorno da portare a Venezia e anche i cittadini si chiedono quando potranno farlo in tram". Non usa giri di parole il presidente di Pmv Antonio Stifanelli, dopo che ha dovuto salutare i tecnici del'Ustif, il braccio territoriale del ministero dei Trasporti, arrivati appositamente da Roma venerdì mattina per analizzare i dati sul "siluro rosso".

I quattro membri della commissione sicurezza dovranno prima o poi fornire il nulla osta per il pre-esercizio della tratta tra Mestre e piazzale Roma, ma per farlo manca ancora una montagna di carte. Numeri, cifre, tabelle. Tutto materiale piuttosto "ostico" che l'Ati, il sodalizio di imprese che materialmente ha costruito l'infrastruttura è tenuta a presentare. Pagando 40mila euro per ogni giorno di ritardo come penale. Un conto che quindi è destinato a lievitare almeno fino a venerdì della prossima settimana, quando dovrebbe essere consegnato il tutto. Ma poi ci saranno i tempi tecnici necessari affinché Pmv prima e l'Ustif poi possano controllare la documentazione. Fatto sta che per ora è tutto fermo sotto il fronte delle carte:

"I tecnici ministeriali hanno detto che non verranno più finché non verrà consegnata loro la documentazione - spiega Stifanelli - a questo punto maggio salta. Si andrà a giugno per l'inizio dell'esercizio vero e proprio". Sempre che il ritardo rimanga contenuto in queste settimane. La riunione, durata comunque gran parte della mattinata, ha lasciato l'amaro in bocca al presidente di Pmv, che ha espresso rammarico anche per il fatto che nessun rappresentanze dell'Ati sia accorso al faccia a faccia: "La prossima settimana cercherò di avere un incontro con il commissario per concordare un'azione comune - continua Stifanelli - Siamo molto delusi. Anche perché i test stanno andando bene. Giusto nella notte tra giovedì e venerdì abbiamo messo alla prova gli scambi sul ponte della Libertà e le varie velocità della tratta. L'infrastruttura - conclude - è pronta. Quello che manca è il resto".

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