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Cronaca

Tavolo Comune - sindacati sull'integrativo, parti ancora distanti: il 1 aprile in piazza

La protesta coinvolgerà i dipendenti di Ca' Farsetti. La trattativa sul contratto decentrato resta difficile, nonostante alcune prime possibili aperture da parte dell'amministrazione

Alcuni spiragli di dialogo, ma manifestazione confermata. I dipendenti comunali non arretrano di un passo nell'ambito del confronto con l'amministrazione di Ca' Farsetti per il rinnovo del contratto decentrato. "Sabato 1 aprile porteremo il Comune in piazza", dichiarano a una voce Fp Cgil, Uil Fpl e Csa Ral. Le posizioni, dopo il tavolo di trattativa di mercoledì, rimangono distanti rispetto agli assessori al Bilancio, Michele Zuin, e alle Risorse umane, Paolo Romor. Gli esponenti della giunta Brugnaro avrebbero spiegato durante la riunione di non essere ancora in grado di formulare una piattaforma complessiva sulle indennità. Presentando 5 articoli che richiamano alle norme del contratto nazionale in risposta alla proposta presentata dalla maggior parte delle sigle sindacali (Cisl esclusa, che si è mossa in maniera autonoma). 

"Dobbiamo comunque registrare un primo passo indietro da parte del sindaco Brugnaro – dichiarano i rappresentanti delle sigle Daniele Giordano (Fp Cgil), Mario Ragno (Uil Fpl), Sergio Berti (Csa Ral) - in quanto l'articolo 1 prevede un contratto di durata triennale, come chiesto da noi e dalla Rsu, e non più annuale". E' stato affrontato anche il tema delle diffide rispetto all'erogazione dei premi per i progetti 2016, rigettati da centinaia di lavoratori: "In pochi giorni ne sono state inviate più di 1200 - sottolineano i sindacati - i lavoratori contestano questa distribuzione del salario accessorio che falsa il merito e umilia le persone. Brugnaro fa propaganda sul merito e poi assegna gli obiettivi con un anno di ritardo e pretende pure che i lavoratori si pieghino a questa farsa". Il tavolo è stato aggiornato al 4 aprile, pochi giorni dopo la manifestazione. 

"Abbiamo anche contestato all'amministrazione – concludono i sindacati - la comunicazione presentata ai genitori e alle educatrici di chiusura anticipata dei servizi educativi per questo venerdì alle 11, sulla base di uno sciopero nazionale indetto dal sindacato autonomo. Lo sciopero, però, è indetto per le scuole statali e non comunali. Solo una gestione superficiale e pressappochista può determinare gravi errori di questo tipo".

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