I lavoratori danno mandato ai sindacati a trattare con il gruppo Avm
Resta confermato lo sciopero del 26 marzo sia nazionale che riferito alla vertenza locale in corso
I lavoratori del gruppo Avm, dopo due giorni di assemblee, stasera 23 febbraio hanno dato mandato alle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Aft, Faisa Cisal di trattare con il gruppo Avm per superare la disdetta degli accordi di secondo livello. Si partirà domani o più probabilmente giovedì, se l'azienda accetterà di ripartire dalla piattaforma presentata dai sindacati e discussa con i lavoratori.
Sanno di dover affrontare dei sacrifici, ma limitati nel tempo, chiedono il taglio dei premi variabili dei dirigenti e quadri e fanno proposte per andare a incidere sulla situazione economico-finanziaria aziendale, come la riorganizzazione del controllo dei titoli di viaggio, a oggi insufficiente e con pochi ispettori, e un riordino del cantiere di manutenzione di Pellestrina, «non adeguatamente valorizzato». Oltre al rinvio della parte economica i sindacati chiedono anche di spostare la scadenza della parte normativa oltre il 31 marzo, per avere tempo, da domani o giovedì in poi, di trattare anche sabato e domenica se necessario. «Oltre al tavolo con l'azienda deve partire quello tecnico. Ci aspettiamo una convocazione dal prefetto per sapere quanto di quegli 800 milioni del governo per i trasporti andranno a Venezia, e avere certezza della copertura, oltre alle garanzie di Comune e Regione», ha commentato Marino De Terlizzi segretario regionale Filt Cisl. Resta confermato comunque lo sciopero del 26 marzo, sia nazionale che riferito alla vertenza locale.