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Cronaca

Cena dalle Zanze XVI senza smartphone: "Un omaggio a chi non porta il cellulare in osteria"

Il principio è che per gustare appieno specialità culinarie e serata in trattoria siano da bandire le distrazioni, prima fra tutte il cellulare a tavola. La sfida del nuovo locale veneziano

Un regalo a chi riuscirà a separarsi dal cellulare prima di entrare alla Trattoria Dalle Zanze a Venezia, il locale che ha lanciato la sfida ai clienti per godere appieno delle specialità culinarie e di una serata fuori dal comune.

"Emozioni senza distrazioni" è il mantra del digital strategist, Nicola Possagnolo. Bandita ogni tentazione di sbirciare le e-mail, di aprire la app di Facebook o di fare una foto e postarla su Instagram. "Lascia lo smartphone all’ingresso e goditi la serata". La proposta lanciata in questi giorni dalla direzione di Zanze XVI, sta però intanto facendo il giro dei social. L'osteria che ha aperto lo scorso 8 giugno in fondamenta dei Tolentini 231 a Venezia, promette a chi affiderà il proprio cellulare alla reception un omaggio: un aperitivo offerto dalla casa.

L’idea, che ha subito riscosso successo tra i clienti del locale, è dello chef stellato Nicola Dinato e di  Nicola Possagnolo, 28 anni, direttore generale di Zanze XVI ma soprattutto digital strategist e co-founder di Noonic assieme a Nunzio Martinello. Chi pensa si tratti di una provocazione o di una semplice strategia di marketing si sbaglia: "Ormai viviamo immersi tutto il giorno nel digitale, tra social network, siti internet e posta elettronica – commenta Possagnolo –, in questo mondo ricco di input continui, per ritornare ad apprezzare le cose che ci circondano riteniamo necessario fare un passo indietro. Sospendere il nostro mondo virtuale durante la cena o il pranzo – prosegue – ci consente di apprezzare in modo più approfondito le proposte culinarie del nostro chef e di vivere le emozioni della convivialità nel modo più completo possibile e senza alcuna distrazione". 

Ecco quindi che il pasto consumato nella nuova osteria veneziana, sia una colazione di lavoro o una cena romantica, si trasforma in una vera e propria esperienza totalizzante. Quella di Zanze XVI non vuole essere però una chiusura ai social network, tantomeno la loro demonizzazione. A testimoniarlo è un altro aspetto dell’iniziativa: "Ormai da tempo moltissime persone utilizzano i social per condividere le proprie emozioni – analizza Nicola Possagnolo – che in un ristorante significa una cosa ben precisa: la fotografia del piatto. Ma come fare se lo smartphone si trova all’ingresso? Semplice: la foto del piatto che il cliente ha assaporato gli verrà inviata - in alta definizione e scattata da un professionista - all’indirizzo di posta elettronica così da poterla condividere sul proprio profilo Instagram o Facebook". 

I protagonisti del progetto Zanze XVI, il cui chef è Luca Tartaglia, 26 anni, arrivato a Venezia dal tristellato L’Astrance di Parigi, sono due giovani imprenditori veneti, Nicola Dinato, 36 anni, chef stellato e anima pulsante del Ristorante Feva di Castelfranco Veneto, e Nicola Possagnolo, 28 anni, startupper fondatore della tech company padovana Noonic con Nunzio Martinello che ha partecipato attivamente anche al progetto Zanze XVI.

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