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Cronaca

"Operazione decoro", Chisso: "I nostri non sono più treni del terzo mondo"

Presentato oggi a Venezia, in carrozza, il progetto di ristrutturazione delle vecchie vetture circolanti: Trenitalia ha investito 1 milione 300 mila euro, al di fuori degli obblighi contrattuali

Le carrozze del trasporto ferroviario regionale veneto si stanno rifacendo il look. La direzione di Trenitalia per il Veneto l’ha chiamata “Operazione Decoro” e nella sua realizzazione ha investito direttamente 1 milione 300 mila euro, al di fuori degli obblighi previsti dal contratto di servizio con la regione Veneto.

Si tratta di un progetto di sostanziale ristrutturazione di 125 delle 316 vetture circolanti destinate ai pendolari (quelle di “media distanza” a un piano), iniziato a settembre 2011 e destinato a completarsi entro il 2012, per migliorarne comfort e decoro: 87 vetture, costruite una trentina di anni fa, sono già pronte e in circolazione, compresa quella che questo pomeriggio ha compiuto il viaggio “inaugurale”, partendo alle 15.04 da Venezia con destinazione Milano. In mattinata, su una delle nove carrozze che compongono quel convoglio, alla stazione Santa Lucia di Venezia, hanno presentato ufficialmente il nuovo progetto l'assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso, e il direttore regionale veneto di Trenitalia, Maria Giaconia, attorniati dai tecnici e rappresentanti delle aziende, tutte venete, che hanno in appalto i lavori in questione.

Il restyling del “vecchio” materiale rotabile circolante, adibito al trasporto pubblico locale, implica il rifacimento dei pavimenti, dei rivestimenti dei sedili, dei gradini, delle toilettes, l’imperiale e la pellicolatura antigraffiti delle superfici esterne dei vagoni. Nei servizi igienici, in particolare, vengono installate apparecchiature per la deodorazione e la sanificazione, in collaborazione con le strutture delle AUSSL.

Più che i Frecciarossa, ha commentato Chisso nel corso della cerimonia di presentazione, “sono queste piccole questioni di tutti i giorni a influire maggiormente sulla vita dei cittadini, che sempre più usano il treno”. Anche perché, ha proseguito, “ci dà fastidio l'etichetta di treni da terzo mondo". “E’ un segnale di attenzione e di diversa sensibilità della direzione regionale di Trenitalia verso gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale del Veneto”. È un esempio, ha aggiunto, “cui vogliamo dare ancora più sostanza con altre iniziative in corso per realizzare un sistema cadenzato, in funzione del costante aumento dell’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico su ferro in una regione come la nostra, dove il numero degli utenti ferroviari è cresciuto di circa il 10%”.

L’Operazione Decoro, ha ricordato dal canto suo l’ingegner Giaconia “si aggiunge agli obblighi contrattuali, che prevedono il cosiddetto ‘revampig’, cioè il rifacimento, di tutto il materiale rotabile nel corso della durata del periodo contrattuale”. Sono anche in arrivo, ha precisato, “i nuovi convogli Vivalto di seconda generazione, con un investimento sul Veneto da parte di Trenitalia di 139 milioni, funzionali ad un servizio di tipo metropolitano. Andremo in esercizio secondo un programma anche commerciale di cadenzamento che riguarderà l’intera rete regionale”.

A questi, ha poi annunciato Chisso, “dall’autunno cominceranno ad aggiungersi i nuovi treni acquistati direttamente dalla Regione, mentre sta completando il suo lavoro la commissione tecnica mista incaricata di rivedere l’intero orario del trasporto pubblico locale su ferro in Veneto”. I risultati, ha concluso, “li avremo a giugno e l’applicazione pratica dal dicembre prossimo, con il nuovo orario”.

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