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Cronaca Martellago

Truffa al quadrato: falsa associazione consumatori propone un nuovo contratto

Vittima del raggiro una impiegata di Martellago, indotta ad accettare la proposta telefonica per una nuova fornitura di luce e gas. Adico: "Se ne inventano sempre di nuove"

La doppia fatturazione dopo un recesso “fallito”, la chiamata di un sedicente “difensore dei cittadini”, la proposta di cambiare fornitore, con relativo consiglio sulla possibile azienda da contattare. Si fanno sempre più ingegnose le tecniche commerciali da parte degli operatori del settore della luce e del gas che ora si spacciano anche per responsabili di associazioni dei consumatori. 

Adico riporta la disavventure vissuta da Elisabetta Artuso, 40enne impiegata di Martellago, che è entrata nel vortice di una cosiddetta doppia fatturazione. Ad aprile la donna riceve una telefonata da un'azienda di fornitura energia elettrica e gas, che le fa una proposta apparentemente allettante. “Inizialmente m’è parso un affare - spiega lei – ma ho subito specificato che non avrei stipulato nulla al telefono. Qualche giorno dopo m’è arrivato comunque il contratto e io ho subito usufruito del diritto di recesso”. Dopo poco tempo alla donna arriva una chiamata di Enel, che le comunica di aver ricevuto la sua richiesta di cambio gestore. "Nel frattempo ho continuato a ricevere telefonate e mail di benvenuto dal nuovo operatore e le bollette da Enel”, spiega la Artuso.

In questo limbo, qualche giorno fa è andato in scena il capitolo più stupefacente della vicenda. “Mi ha contattato una persona spacciandosi per il responsabile di una associazione dei consumatori – racconta Artuso – e mi ha detto di essere al corrente del fatto che io mi ritrovo con due contratti di due diversi fornitori. Ho chiesto come facesse a saperlo e mi ha risposto che sono informazioni che le associazioni ricevono direttamente dalla polizia postale. La stessa persona mi ha suggerito di cambiare ancora gestore spiegandomi però che non era possibile tornare né da Enel né da Eni. E mi ha proposto un’altra azienda. Dopo mezz'ora di telefonata è riuscito a convincermi e ho registrato il contratto per questa compagnia. Qualche giorno dopo ancora questa persona mi ha richiamato, presentandosi per errore con il nome di un’altra associazione e chiedendomi di registrare di nuovo la telefonata perché l'operatore non aveva accettato la precedente. A quel punto ho salutato il mio interlocutore e ho messo giù il telefono”.

Il complesso escamotage messo in atto da questo truffatore, spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico “accende ancora una volta i riflettori sull’aggressività e le scorrettezza di moltissimi venditori commerciali che pur di strappare un contratto si inventano di tutto. Ne avevamo sentite di tutti i colori, ci mancava solo chi si spaccia per il rappresentante di una associazione consumatori. Tra l’altro d’estate questi raggiri aumentano esponenzialmente. Noi mettiamo in guardia la gente da queste persone e consigliamo di evitare per quanto possibile di stipulare contratti telefonici”.

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